Roma, Ultima Generazione blocca Tor di Quinto: “Ci dispiace, unico modo”
Ultima Generazione scende di nuovo in strada, per l’emergenza climatica e contro ogni politica repressiva. Le azioni continueranno fino a quando le richieste non saranno accolte dal governo
Ancora una volta gli attivisti di Ultima Generazione bloccano il traffico di Roma. Intorno alle 8:00 di oggi, martedì 18 aprile, un gruppo di nove attivisti appartenenti all’ormai celebre gruppo di ecologisti, o eco-terroristi secondo il Governo, hanno interrotto il traffico in viale Tor di Quinto. Per l’esattezza nella zona di Ponte Milvio.
Tra le mani dei manifestanti uno striscione con la scritta: “NON PAGHIAMO IL FOSSILE”, la campagna di disobbedienza civile non violenta promossa da Ultima Generazione. Non sono mancati naturalmente automobilisti infuriati con i quali gli attivisti si sono confrontanti, ponendo sempre l’accento sulla gravità della situazione climatica e la necessità di intervento immediato.
La polizia è arrivata dopo pochi minuti (chiamata proprio dagli attivisti affinché i mezzi di soccorso potessero prendere strade alternative) ma è riuscita a sgomberare il sit-in soltanto alle 8:35, dopo 25 minuti di stop forzato per le persone che stavano, presumibilmente andando sul posto di lavoro.
Roma, Ultima Generazione blocca Tor di Quinto. Gli attivisti: “ci dispiace”
Ben consapevoli di creare disagio ai cittadini, loro malgrado coinvolti nelle azioni degli attivisti, Ultima Generazione commenta così: “Ci dispiace creare disagio a queste persone ma è l’unico modo. Stiamo facendo grossi sacrifici per il bene di tutti e stiamo andando nella direzione giusta, i risultati li stiamo ottenendo. Non possiamo fare finta di nulla, la situazione è drammatica. Ho paura per la mia casa. In Italia nel 91% dei comuni italiani oltre 3 milioni di famiglie vivono in zone a rischio alluvioni e frane. Ce le siamo già dimenticate le persone e i bambini morti nelle Marche e a Ischia?
Eco-attivisti o eco -terroristi?
Le parole sono importanti, così vale la pena sottolineare come il Governo Italiano non intenda almeno per il momento sedersi al tavolo e ascoltare le richieste dei cittadini di Ultima Generazione. Spesso anzi le loro incursioni vengono bollate come eco-terrorismo e sono oggetto di appositi disegni di legge per inasprire le pene nei confronti di chi usa metodi “discutibili” per manifestare il dissenso sulla gestione dell’emergenza climatica.
Dal loro punto di vista, Ultima Generazione non ha dubbi e parla di “un governo che con questi gesti eclatanti vuole intimidire e distogliere l’attenzione dalla propria incompetenza e da quella dei suoi predecessori. Stiamo perdendo decine di miliardi di euro, di soldi Un governo che con gesti eclatanti vuole intimidire e distogliere l’attenzione dalla propria incompetenza e da quella dei suoi predecessori. Stiamo perdendo decine di miliardi di euro di soldi pubblici a causa dell’emergenza climatica.
L’agricoltura è in ginocchio, il 13% degli italiani è sul lastrico, la mancanza d’acqua vuol dire anche carenza di energia, la spesa per la sanità pubblica aumenta esponenzialmente a causa delle migliaia di persone che si ammalano di inquinamento. La coesione sociale è a rischio e i governi decidono di continuare a investire in trivellazioni e nel fossile. Non c’è più tempo: dieci anni fa i governi avrebbero già dovuto ridurre le emissioni del 3,3% ogni anno. Dobbiamo intervenire ora!”