Il campionato giunge alla volata finale per poi lasciare spazio ad Euro 2016. Al termine della serie A mancano, infatti, 7 turni che, per molte squadre, rappresentano l’ultimo scoglio per raggiungere il proprio obiettivo stagionale. Anche la Roma cerca di chiudere al meglio il campionato, nell’obiettivo di partecipare alla prossima Champions League. I giallorossi occupano il terzo posto, con un buon margine dal quarto di 7 punti e uno scarto dal secondo di soli 4. La società capitolina ha quasi abbandonato le speranze di poter conquistare il campionato: la matematica, ancora non condanna la Roma, ma la Juventus, capolista, attualmente dista 10 lunghezze. L’obiettivo, dunque, è quello di riacciuffare il Napoli e qualificarsi in Champions League senza dover affrontare lo scoglio dei preliminari.
La Lupa deve questa rinascita anche al nuovo mister Spalletti che ha sostituito Garcia in piena corsa. Il tecnico toscano, infatti, ha preso le redini della squadra alla 20° giornata, con una Roma quasi in pezzi al quinto posto che stava dilapidando il vantaggio ottenuto sulle avversari durante la prima parte di campionato. Spalletti non esordisce al meglio conquistando 1 solo punto nelle prime due gare della sua gestione. Il tecnico, però, ingrana la marcia e dopo la sconfitta con la Juventus ottiene un filotto di 8 successi consecutivi che riportano la Roma al terzo posto. L’attacco della Roma è straripante: nelle otto vittorie consecutive arrivano ben 24 reti (media di 3 gol a match) e sono solo 6 quelle subite. La striscia si interrompe con il passo falso interno maturato contro l’Inter che strappa un punto ai giallorossi, ma al turno successivo la Roma vince la partita più sentita dell’anno, il derby contro la Lazio, schiantata per 4-1 all’Olimpico. Ad aiutare la squadra ci pensa anche la dirigenza che puntella il reparto offensivo della rosa con El Shaarawy e Perotti: scelte azzeccate. L’esterno, in prestito dal Monaco, in 11 presenze realizza 6 reti e due assist, mentre l’argentino mette a segno 3 reti e 4 assist con le stesse apparizioni di El Shaarawy in maglia giallorossa.
I numeri e il rendimento della squadra parlano chiaro, la Roma è in ascesa e può sperare di agganciare il Napoli al secondo posto. Di tutto questo si è accorta anche la dirigenza giallorossa e il suo presidente. James Pallotta, infatti, ieri, in un’intervista ai microfoni di Roma Radio, ha elogiato il nuovo tecnico rammaricandosi di non aver effettuato il cambio prima, perché secondo il presidente italo americano la rosa è molto forte e competitiva, ma per farla girare bene occorreva un grande tecnico. Parole di elogio a Spalletti, ma che sicuramente pungono Garcia. Infine, Pallotta rassicura i tifosi smentendo le voci di mercato che vedono Pjanic molto vicino al Chelsea.
Questo rammarico di Pallotta è forse giustificato, la media punti di Spalletti è notevole. In 12 gare l’ex tecnico dello Zenit ha messo in cascina ben 29 punti, con una media di 2,4 punti a partita. Un ruolino di marcia incredibile considerando che, quello totale, in 31 gare, della Juventus è di 2,35. Confrontandolo, infatti, con quello di Garcia emerge ancora di più il dato clamoroso: la media punti della Roma in 19 gare sotto la gestione del mister francese è di 1,78. Ovviamente fare conti adesso risulta pressoché inutile, ma ai tifosi della Roma lascia l’amaro in bocca sapere che con la media punti di Spalletti in tutte le 31 partite sino ad ora disputate, i giallorossi sarebbero al primo posto con un punto di vantaggio sulla Juventus.
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