Roma Università La Sapienza presenta il concerto “Esplorando Mozart”
Grandi liutai di ogni tempo perché questi quattro musicisti suonano alcuni strumenti fabbricati secoli fa proprio a Cremona
Roma Università La Sapienza presenta il concerto “Esorando Mozart”
"Esplorando Mozart”: prosegue il ciclo dedicato al grande Wolfgang dal Quartetto di Cremona
Sabato 26 gennaio 2019 alle 17.30 presso l’Aula Magna della Sapienza prosegue il ciclo di concerti della IUC intitolato “Esplorando Mozart” e affidato al Quartetto di Cremona, erede spirituale del mitico Quartetto Italiano ed orgoglio della musica italiana nel mondo.
Il Quartetto di Cremona prende il nome dalla città dei più grandi liutai di ogni tempo
perché questi quattro musicisti suonano alcuni strumenti fabbricati secoli fa proprio a Cremona.
I violinisti Cristiano Gualco e Paolo Andreoli suonano rispettivamente un Guadagnini del 1776 e un Testore del 1750 circa, il violista Simone Gramaglia un Torazzi del 1680 circa e il violoncellista Giovanni Scaglione un Amati del 1712.
Questi preziosi strumenti nati a Cremona (tranne il violino Testore) sono stati messi a disposizione del Quartetto di Cremona dal Peter Eckes Kulturfond, in considerazione del valore di questo gruppo.
Il secondo concerto del ciclo “Esplorando Mozart” è dedicato agli ultimi Quartetti del musicista salisburghese.
Dopo i precedenti sei Quartetti dedicati a Haydn, scritti con una “lunga e laboriosa fatica” per impossessarsi dello stile del più anziano maestro, Mozart tornò in questi Quartetti a quella sua perfezione raggiunta con assurda facilità, che sembrerebbe prerogativa di una divinità più che di un essere umano.
Tutto scorre miracolosamente privo di peso e straordinariamente luminoso.
Secondo Bernhard Paumgartner, “l'approfondimento passionale e soggettivo cede qui alla folgorante chiarezza, all'estrema eleganza del porgere, alla sublime raffinatezza espressiva del canto e dell'armonizzazione”.
Si ascolteranno tre di quei quattro ultimi Quartetti: Il Quartetto n. 20 in re maggiore K 499, il Quartetto n. 22 in si bemolle maggiore K 589 e il Quartetto n. 23 in fa maggiore K 590, l’ultimo in assoluto di Mozart, composto nel 1790, un anno prima della sua precocissima morte.
Fin dalla propria fondazione,
il Quartetto di Cremona si è affermato come una delle realtà cameristiche più interessanti a livello internazionale ed è regolarmente invitato ad esibirsi nei principali festival e rassegne musicali in Europa, Sudamerica, Stati Uniti ed Estremo Oriente, riscuotendo unanimi consensi di pubblico e critica.
Tra i suoi più recenti debutti internazionali sono da ricordare Amburgo, Vancouver, Zurigo, Stoccolma, Ginevra, Madrid, Washington, Valencia e Cartagena.
Il Quartetto di Cremona è titolare della cattedra del “Corso di Alto Perfezionamento per Quartetto d’Archi” presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona, ed è regolarmente invitato a tenere masterclass in Europa, USA e Sud America.
È testimonial del progetto internazionale “Friends of Stradivari”.
Nel novembre 2015 è stato insignito della cittadinanza onoraria della Città di Cremona. In campo discografico ha inciso l’integrale dei Quartetti di Beethoven (eseguiti anche in una lunga tournée internazionale, che ha incluso la IUC) cui sono stati assegnati importanti riconoscimenti, come il Supersonic Award, l’Echo Klassik e il premio ICMA.
Nello scorso settembre ha inciso un nuovo cd dedicato a Schubert.
Sabato 26 gennaio 2019. ore 17.30
Esplorando Mozart (II)
Quartetto di Cremona
Mozart
Quartetto n. 23 in fa maggiore K 590
Quartetto n. 22 in si bemolle maggiore K 589
Quartetto n. 20 in re maggiore K 499
Ufficio Stampa dell'Istituzione Universitaria dei Concerti:
Mauro Mariani