Roma, Università La Sapienza presenta il Quartetto Prometeo in concerto

Ha suonato al Concertgebouw di Amsterdam, Musikverein di Vienna, Wigmore Hall di Londra, Aldeburgh Festival, Prague Spring Festival

Il Quartetto Prometeo, Leone d’argento alla Biennale di Venezia, in un affascinante viaggio nella musica per quartetto, da uno dei capolavori assoluti della musica romantica ad una novità assoluta di uno dei più raffinati e sensibili compositori italiani d’oggi alla Sapienza di Roma

Martedì 16 aprile alle 20.30 nell’Aula Magna dell’Università “La Sapienza di Roma” la IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti presenta il Quartetto Prometeo, uno dei migliori gruppi di questo tipo a livello italiano e internazionale, premiato con il Leone d’argento dalla Biennale Musica di Venezia nel 2012.

Precedentemente il Quartetto Prometeo aveva vinto la 50° edizione del Prague Spring International Music Competition nel 1998, il premio Thomas Infeld dalla Internationale Sommer Akademie Prag-Wien-Budapest nel 1999 per le "straordinarie capacità interpretative” e il Premio Speciale Bärenreiter al Concorso ARD di Monaco di Baviera nel 2000.

Ha suonato al Concertgebouw di Amsterdam, Musikverein di Vienna, Wigmore Hall di Londra, Aldeburgh Festival, Prague Spring Festival, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano e numerose altre delle principali istituzioni musicali italiane ed europee.

Ha inciso per Ecm, Sony, Brilliant e Amadeus.

Del Quartetto Prometeo la critica ha scritto: “Si è esibito in una performance memorabile suscitando l’approvazione entusiastica dei numerosissimi presenti”, “ha dimostrato la sua grandezza, ma anche l’adamantina coerenza del proprio pensiero”.

I suoi concerti si impongono per la tenuta interpretativa e intellettuale e per la capacità di stabilire una forte comunicazione con il pubblico non solo nel repertorio tradizionale ma anche nella musica contemporanea, come accadrà anche in questo concerto che spazia attraverso tre secoli dall’Ottocento fino ai nostri giorni.

Il concerto si apre con il Quartetto op. 3 di Alban Berg, del 1911. Il compositore stesso ne ha lasciato una specie di auto-recensione in una lettera alla moglie: “Ho goduto dell'armonia e della dolcezza solenne e dell'estasi di questa musica. Non puoi fartene un'idea.

 I cosiddetti passaggi più tumultuosi e più arditi erano una pura armonia, in senso classico. Alla fine un applauso generale, addirittura frenetico. È stato un successo enorme”.

Facendo un salto di più di oltre cent’anni in avanti arriviamo ai nostri giorni con la prima esecuzione assoluta di Scènes d'Hérodiade di Matteo D’Amico, uno degli autori più autorevoli, raffinati e sensibili dell’attuale panorama musicale.

Il pezzo di articola in tre movimenti, che “sono ricollegabili idealmente – come dice D’Amico stesso – alle tre parti del poema Hérodiade, di Stéphane Mallarmé, un testo sul quale da tempo sto lavorando”.

Con quest’opera ha voluto dare “voce musicale ad una fra le più enigmatiche e complesse opere di Mallarmé, quella Hérodiade che non è mai stata portata a compimento dal poeta, che per quasi tutta la sua vita ne ha inseguito, senza riuscirci, la forma definitiva.

Anche in questa veste incompiuta, quest’opera si presenta in tutta la sua pienezza e la sua forza”. 

D’Amico conclude così: “Camminare sul sottile crinale che separa speculazione musicale e coinvolgimento emotivo, disegno della forma e urgenza narrativa, è stata la piacevole scommessa di questa breve ma intensa avventura compositiva”.

Tutta la seconda parte del concerto è dedicata al Quartetto n. 15 in sol maggiore op. 161 D 887, l’ultimo composto da Franz Schubert, a trent’anni d’età, nel 1826, quando gli restava solo un anno da vivere.

È dunque un capolavoro giovanile e allo stesso tempo una delle sue opere estreme, che unisce uno slancio febbrile e drammatico alla complessa elaborazione e all’ampia architettura: indubbiamente uno dei capolavori assoluti del romanticismo in musica.

Martedì 16 aprile 2019. ore 20.30

Quartetto Prometeo

Berg Quartetto op. 3

D’Amico Scènes d'Hérodiade (2018)

Schubert Quartetto n. 15 in sol maggiore op. 161 D 887

Ufficio Stampa dell'Istituzione Universitaria dei Concerti:

Mauro Mariani

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