“Esprimiamo grande preoccupazione per i dati che stanno emergendo dalla campagna di monitoraggio della qualità dell’aria nella Valle Galeria, organizzata dai comitati di zona in collaborazione con il progetto ‘Che aria tira’. Nelle due settimane comprese tra il 10 febbraio e il 24 febbraio, infatti, i valori delle polveri sottili PM 2.5 e PM 10 hanno sistematicamente e abbondantemente superato i limiti di sicurezza stabiliti dall‘OMS a salvaguardia della salute umana.
Gli ennesimi picchi registrati negli ultimi giorni ci spingono a tenere accesi i riflettori su una situazione sempre più allarmante per l’incolumità dei cittadini. A tal proposito, il Movimento 5 Stelle sta facendo la sua parte: nel Consiglio del Municipio XII, in seduta di bilancio, è stato approvato un atto a prima firma Di Russo per l’installazione di un’innovativa centralina Arpa finalizzata al monitoraggio dell’aria nella Valle Galeria.
L’Arpa, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, è un ente della pubblica amministrazione italiana, costituito e operante in ogni Regione d’Italia.
Un’iniziativa che consentirà di ottenere riscontri più approfonditi sulla situazione in oggetto e di studiare ogni misura utile al contrasto di un inquinamento che va contenuto a tutela della salute dei romani”. Lo dichiarano, in una nota, il consigliere capitolino del MoVimento 5 stelle, Daniele Diaco, e il consigliere M5S del Municipio XII, Lorenzo Di Russo. (Com/Red/Dire)
L’area della “Valle Galeria” è situata nel quadrante ovest della città di Roma. Ad originaria vocazione rurale, la zona è da tempo oggetto di discussioni per le varie problematiche di natura ambientale che la caratterizzano. Nel territorio sono concentrate molteplici e svariate attività altamente impattanti, cioè che provocano effetti negativi sull’ambiente circostante.
Proprio in questa zona è situata la discarica di Malagrotta, la più grande di Europa (attiva fino al 2013).
La più grande discarica d’Europa, oltre ad essere causa di un grave inquinamento del territorio, è oggetto di speculazioni sulla gestione dei rifiuti e di proteste da parte dei cittadini. Anni dopo la sua chiusura, non è ancora stata avviata una bonifica.
Nel territorio grava non solo la discarica di Malagrotta. Nel tempo sono stati localizzati: un polo petrolchimico, un gassificatore, un inceneritore per i rifiuti speciali ospedalieri, due impianti di trattamento dei rifiuti per la produzione del Cdr (combustibile derivato da rifiuti), depositi di gas liquefatti e depositi di olii minerali.
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