Roma, Veglia sorelle rom a S. Maria in Trastevere, una marea di persone
Accanto ai familiari delle vittime del rogo siedono autorità locali e nazionali. Bimbi rom indossano maglia con scritto: “Non sono pericoloso, sono in pericolo”
Una folla di centinaia di cittadini romani è accorsa nella basilica di Santa Maria in Trastevere per partecipare alla veglia di preghiera organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio in ricordo delle tre sorelle rom morte nel rogo di un camper a Centocelle nella notte di martedì, iniziata da pochi minuti. La mamma, la zia, un fratellino e una sorellina delle vittime siedono in prima fila davanti all'altare.
Accanto a loro il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, il presidente di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, e le autorità locali e nazionali che hanno voluto testimoniare la vicinanza delle istituzioni con la loro presenza: il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, il vicepresidente del Senato, Rosa Di Giorgi, il prefetto di Roma, Paola Basilone, il consigliere di Roma Capitale e deputato, Stefano Fassina.
Durante la veglia di preghiera a Santa Maria in Trastevere, undici bimbi rom si sono seduti in terra di fronte all'altare indossando tutti una maglia colorata, chi gialla, chi rossa e chi arancione, con la scritta "Non sono pericoloso, sono in pericolo". Mentre il vescovo monsignor Paolo Lojudice, che presiede la funzione, elenca tutte le giovani vittime della comunità nomade morte prematuramente o uccise a Roma, i familiari delle tre sorelline morte nel rogo del camper a Centocelle hanno acceso dei ceri in ricordo delle piccole decedute martedì notte.