Roma-Venezia 2-1: rimonta nel secondo tempo firmata Cristante-Pisilli

La Roma soffre e va sotto nel primo tempo con Pohjanpalo, rischia più volte di subire il raddoppio ma poi la ribalta. Decisivo il giovane giallorosso al primo gol in Serie A

Roma-Venezia Stadio Olimpico

Roma-Venezia Stadio Olimpico

Roma-Venezia certifica la seconda vittoria di fila in Serie A per Juric al termine però di 90 minuti di sofferenza: un Venezia gagliardo viene piegato al minuto 83. Roma che risale la classifica ma che deve ancora migliorare in tanti frangenti del match.

Roma-Venezia: la cronaca del primo tempo

Juric per Roma-Venezia effettua tre cambi rispetto al pareggio di giovedì in Europa League con Angelino che torna braccetto di sinistra nella difesa a tre al posto di Hermoso, con davanti a sé El Shaarawy. Pellegrini, indisponibile contro l’Athletic, è recuperato e viene affiancato da Soulé, che sostituisce Dybala, acciaccato ma comunque in panchina. Il Venezia dell’ex Eusebio Di Francesco come la Roma è reduce dalla prima vittoria in campionato e si schiera con una formazione sulla carta a specchio, con Busio e Oristanio dietro al bomber e capitano Pohjanpalo.

Pronti via ed è la squadra ospite la più pericolosa: Svoboda da fuori impegna subito Svilar che deve volare per mettere la palla in corner. La Roma risponde anch’essa da fuori con Soulé, con Joronen che blocca centralmente, ma il Venezia è aggressivo e ci prova col mancino Oristanio, con Svilar che para a terra. Dopo il primo quarto d’ora la Roma prova a prendere le misure ai lagunari, ma il pressing continua ad essere feroce e gli ospiti sono sempre potenzialmente pericolosi. Pellegrini ci prova da punizione ma Joronen respinge in maniera non estetica ma efficace. Il capitano giallorosso ci prova anche di testa non trovando la porta così come poco dopo il solito Oristanio.

A un minuto dal 45’ viene premiata la spavalderia del Venezia: combinazione in area che permette a Busio di calciare a giro sul secondo palo, palla che sbatte sul palo e poi su Svilar, serie di batti e ribatti con Pohjanpalo che trova lo spunto e trafigge Svilar.

Un colpo che fredda una Roma che rischia di subire il raddoppio già prima dell’intervallo. Ancora con troppa facilità gli ospiti entrano in area, Svilar chiude in uscita su Pohjanpalo, sulla respinta è Ellertsson che calcia a colpo sicuro ma Mancini salva sulla linea evitando il raddoppio. Duplice fischio dell’arbitro Abisso in campo, pioggia di fischi da tutto l’Olimpico per un primo tempo divertente che ha premiato l’atteggiamento degli uomini di Di francesco.

Nella ripresa il ribaltone: decisivo Pisilli

Roma-Venezia riparte senza cambi ma con lo spartito modificato. Una Roma in pieno controllo della palla ma con una manovra lenta e macchinosa, Venezia meno aggressivo e molto ordinato con baricentro più abbassato pronto a colpire in ripartenza. Al sesto è Kone di destro a provarci poco dentro l’area di rigore, ma Joronen respinge. Due minuti dopo è Pellegrini con un tiro secco che però è troppo largo.

Al 56’ la Roma si espone e a campo aperto Haps segna, ma Abisso annulla per fuorigioco. È un segnale per Juric che cambia volto alla Roma: forza fresche a centrocampo con Pisilli per Koné ma soprattutto dentro Baldanzi per Mancini per una squadra più offensiva. Pisilli si fa subito notare con due occasioni di testa da corner con il giovane giallorosso lasciato colpevolmente libero nelle marcature veneziane che non trova la porta. Il Venezia è ancora pericolosissimo quando si sbilancia la Roma e con Oristanio lanciato a rete è provvidenziale Svilar che esce e chiude lo specchio della porta.

Il forcing della Roma negli ultimi 20 minuti però è concreto: al 72’ Dovbyk da centro area fa tutto di sinistro ma esce un tiro sporco di fianco al palo. A un quarto d’ora dalla fine la Roma trova il pari: Cristante dai 25 metri abbondanti fa partire un tiro potente che si impenna con la deviazione di Busio e scavalca Joronen. È una Roma aggressiva con il Venezia, caparbio per un’ora che ora è alle corde. Tuttavia tre indizi fanno una prova e al minuto 83 arriva il sorpasso della Roma: angolo di Paredes, testa di Pisilli che ancora una volta colpisce di testa ben piantato con i piedi e può indirizzare al meglio in porta. Esplode l’Olimpico e lo stesso classe 2004, al primo gol in carriera in Serie A.

È il colpo del ko definitivo, con il Venezia che prova invano a tornare avanti, Juric si copre con Hermoso al posto di Soulé e si tiene stretto i tre punti. Dopo 4 minuti di recupero è un grande sospiro di sollievo per la Roma che trova la seconda vittoria consecutiva in campionato ma deve risolvere tanti problemi, in campo e fuori con la curva sud che riserva ancora molti fischi

Roma-Venezia: il tabellino della partita

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini (58’ Baldanzi), Ndicka, Angeliño; Celik, Koné (58’ Pisilli), Cristante, El Shaarawy; Soulé (85’ Hermoso), Pellegrini (80’ Paredes); Dovbyk. All. Juric 

VENEZIA (3-4-2-1): Joronen; Candela (84’ Gytkjaer), Idzes, Svoboda; Zampano, Nicolussi Caviglia (77’ Andersen), Ellertsson (76’ Doumbia), Haps; Oristanio (77’ Crnigoj), Busio; Pohjanpalo (85’ Raimondo). All Di Francesco

Marcatori: 44’ Pohjanpalo, 74’ Cristante, 83’ Pisilli

Ammoniti: 39’ Idzes, 67’ Candela, 90’ Cristante

Arbitro: Abisso; Assistenti: Pagliardini, Palermo; Quarto Uomo: Scatena; VAR: Paterna; A-VAR: Pairetto.

Recupero: 2’ primo tempo, 4’ secondo tempo