Roma-Verona sancisce la vittoria di misura della squadra di Mourinho, arrivata con la firma, la prima in Serie A di Ola Solbakken all’esordio da titolare. Lupa che torna al terzo posto in classifica a pari punti col Milan.
Mourinho costretto a diversi cambi per Roma-Verona. Con Dybala e Pellegrini usciti malconci dalla trasferta di Salisburgo, a supporto di Abraham vengono schierati El Shaarawy e Solbakken, all’esordio dal primo minuto con la maglia della Roma. Al centro turno di riposo per Matic, con Bove titolare vicino a Cristante, sull’out di sinistra Spinazzola, su quello di destra si rivede Rick Karsdorp dopo il litigio con il tecnico. Veronesi con l’attacco formato da Ngonge e Lazovic dietro Gaich (indisponibili per Zaffaroni Djuric e Henry).
Inizio blando, contraddistinto solo dall’infortunio di Abraham, colpito pesantemente al volto e costretto al cambio dopo solo un quarto d’ora. Il subentrato Belotti, ancor più investito del ruolo di “centravanti boa”, riesce a dar fastidio ai centrali di Zaffaroni. La sfida con Hien, subito ammonito, aumenta il nervosismo in campo a discapito del ritmo di gioco e per l’arbitro Sozza diventa una partita dalla difficile gestione. Il fischietto di Seregno deve fischiare tanti falli (22, la media della Serie A in tutta una partita) e calmare gli animi dei giocatori in campo, Mancini su tutti.
Anche per questo motivo le occasioni latitano, con l’unico tema tattico della partita nella riconquista alta della Roma. Nelle poche palle gol rilevanti si esplicita Spinazzola come il più in palla della partita. Alla mezz’ora percussione centrale che porta a un tiro, deviato, che impegna Montipo’ nel respingere in corner. L’esterno campione d’Europa è protagonista anche del gol giallorosso, arrivato al tramonto della prima frazione. Bove appoggia a Cristante che di prima va in verticale, filtro geniale di Spinazzola a liberare Solbakken che si inserisce e di sinistro incrocia sull’angolino più lontano: allo scoccare del 46’ la Roma è avanti e va all’intervallo con un prezioso vantaggio.
Dopo l’intervallo Zaffaroni cambia Hien, ammonito e in difficoltà nella sfida fisica con Belotti, con Coppola. La Roma mantiene l’intensità del primo tempo abbassando però la pressione, così a tratti il Verona si affaccia nella metà campo avversaria. Doig ci prova ma viene murato da Cristante, Duda su punizione defilata costringe Rui Patricio alla smanacciata. A metà ripresa Mourinho sostituisce i due rientranti: Celik per Karsdorp, Solbakken sostituito da Zalewski, proposto nella versione – accantonata da qualche tempo – di trequartista dietro la punta.
Il Verona si propone in messa nella metà campo giallorossa, ma la Roma tiene compattezza e negli ultimi minuti sale in cattedra con i centrocampisti che riconquistano e trattengono il pallone. Bove, Cristante e il neoentrato Wijnaldum mettono in ghiaccio un risultato che poteva anche essere più largo. All’87’ Montipo’ è miracoloso su Belotti di testa a centro area. Al triplice fischio la Roma si ripropone in zona al terzo posto a quota 44 insieme al Milan, approfittando dello stop inatteso dell’Atalanta.
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