Roma, vigili urbani: 1 su 6 non idoneo. Tra le motivazioni “allergia alla divisa”
A Roma la mancanza di vigili urbani non è una novità, ma se aggiungiamo alla carenza anche le certificazioni per non idoneità alla strada il problema è grave
La carenza a Roma di vigili urbani sulle strade non è certamente un mistero, ma se l’organico è in generale sottostimato, il dato peggiore è che 1 vigile su 6 ha presentato documentazione medica per inidoneità al servizio su strada.
A fotografare la situazione il quotidiano Repubblica, che parla di una valanga di certificati medici a sancire la non possibilità di alcuni di loro a effettuare servizio attivo.
Nella variegata gamma di patologie che colpiscono gli agenti della Polizia locale di Roma, spiccano le allergie alla divisa o impossibilità di stare seduti in auto.
Negli ultimi mesi, come riporta Repubblica, su 6.000 unità di personale ben 945 non è idoneo al servizio. Una condizione che di certo non rende onore al corpo dei vigili urbani ma che si traduce anche in un peggioramento delle condizioni di controllo per le vie della capitale d’Italia.
Roma: i numeri dei vigili urbani
i numeri ci giungono in soccorso per mostrare come sono suddivise le varie patologie che impediscono di fatto ai vigili di effettuare il servizio attivo lungo e strade cittadine. Troviamo 331 richieste di esenzione dal servizio in esterna: 193 delle quali per non occuparsi della viabilità sotto le intemperie ed esposti allo smog record di Roma. 214 richieste inviate per non lavorare di notte e 23 per evitare pure il turno semi notturno.
Ma se non ci sono abbastanza vigili e poco meno di 1000 non possono stare su strada, chi dovrebbe occuparsi della Capitale? Ultimamente il Quotidiano del Lazio si è occupato anche delle difficoltà dei vigili che operano in servizio attivo a effettuare il loro incarico, un ulteriore problema per lo sparuto gruppo di vigili che sono idonei.
Ognuno di loro presenta non solo certificazioni mediche ma anche documentazioni sanitarie che specificano l’inidoneità a stare sotto la pioggia, a stare seduti in auto, a prestare servizio in ufficio, a indossare le mascherine di protezione per il Covid 19 e persino a indossare la divisa.
Intendiamoci, tutte richieste legittime ma se pensiamo che nello scorso concorso indetto per la polizia municipale di Roma, su 1.500 unità sono stati assunti solo in 161, il problema ricade interamente sulle spalle dei cittadini, romani e non, che ogni giorno animano le strade della capitale e che non hanno nessuno dei supporti garantiti (teoricamente) dalla presenza delle forze dell’ordine cittadine.
Non ci resta, forse, che sperare nel prossimo concorso che però è previsto nel 2024.