Roma, Villa Gordiani “Contro la dismissione del campo di calcio”
Il Circolo Città Futura di Legambiente, che opera da oltre 20 anni sul territorio del Municipio Roma V, si schiera fermamente contro questa scelta
"Contro la dismissione del campo di calcio di Villa Gordiani, serve una rigenerazione urbana della zona".
Sembra che stia per essere scritta la parola fine sulla lunga e gloriosa storia del campo di calcio del Parco Archeologico di Villa Gordiani. Questa è infatti la decisione presa dalla giunta Boccuzzi, del Municipio V di Roma all'interno della direttiva n°18 dell'8 maggio 2017, che intende dismettere l'area dell'ex impianto sportivo e farla tornare parte del verde pubblico.
Il Circolo Città Futura di Legambiente, che opera da oltre 20 anni sul territorio del Municipio Roma V, si schiera fermamente contro questa scelta. "Il campo di calcio di Villa Gordiani rappresenta un punto di riferimento importante per il quartiere – afferma il presidente del Circolo, Amedeo Trolese – un luogo storico.
Quella parte di Villa Gordiani è da sempre stata a vocazione sociale, sono presenti la bocciofila ed il centro anziani, ma anche il campo di basket e la pista di pattinaggio. Inoltre, le attività sportive possono, anzi devono, coesistere con i parchi. Troviamo intollerabile che questa giunta – continua Trolese – scappi dai problemi e prenda delle pericolose scorciatoie per distruggere la storia dei quartieri.
Invece di chiudere e sopprimere la storia dello sport popolare di Villa Gordiani, si avvii una rigenerazione urbana e umana di quella parte di parco rilanciando le attività sportive e sociali attraverso la sostenibilità, simboli di una rinascita della zona che passa anche al rilancio della Scuola Pianelli baluardo democratico e di cultura del territorio.
Questa è la sfida che noi vogliamo lanciare alle istituzioni per portare ad una visione altra ed alta dei quartieri in chiave rigenerativa – conclude il presidente del Circolo Città Futura – Una sfida e un progetto che presenteremo il prossimo 20 maggio nell'ambito della Magnalonga di Roma".