Roma, Virginia Raggi: “Non mi sento commissariata”
La Raggi prova a resistere ma deve incassare il “no” di Colomban per il ruolo di vicesindaco. Intanto Di Maio querela i giornalisti
Non si sente commissariata ma pienamente dentro il M5S. Virginia Raggi ha parlato stamani all'uscita dalla sua abitazione, commentando il regolamento di conti tra i pentastellati delle ultime ore, che ha determinato l'estromissione dalla giunta di Daniele Frongia e Salvatore Romeo.
La Raggi ha poi aggiunto: "Riceverò un avviso di garanzia? Valuterò". Ma le difficoltà per la sindaca continuano a manifestarsi puntualmente: l'assessore alle Partecipate, Massimo Colomban, ha rifiutato di assumere l'incarico di vicesindaco. All'agenzia Ansa ha dichiarato di non avere tempo e disponibilità per questo ruolo. "Come imprenditore e tecnico – ha dichiarato – ho infatti assunto il ruolo di 'assessore alla riorganizzazione delle Partecipate" e quindi preferisco "completare questo compito, prima di assumere altri impegni gravosi e/o politici".
Intanto Luigi Di Maio, nel ruolo del ciclone per la vicinanza alla Raggi e la conseguente gestione delle fibrillazioni in seno alla giunta capitolina, tuona contro i giornalisti, annunciando querele a coloro "che hanno scritto articoli vergognosi su di me e a citare per danni i loro editori. Mi attribuiscono frasi e condotte sul ‘caso Marra’ che sono pura invenzione. A me dispiace doverlo fare. Non so – si legge sul suo profilo Facebook – se rispondono a logiche vergognose dei loro editori. Ma altrettanto vergognose sono le frasi inventate e i retroscena inesistenti".
“Sia chiaro che non ho mai garantito per Marra – ci tiene a precisare Di Maio – dicendo che fosse ‘pulito’, è un’invenzione vera e propria. Il ricavato della querela sarà donato al fondo per le piccole e medie imprese italiane. Non voglio intascare un euro ma tutelare la verità. Ho appena dato mandato al mio avvocato”.