Romanzo, l’esordio di Alma Minghi, “La Custode dei sé”, fra sogni
Un romanzo fra sogni, amore e ricordo, dalla parte delle donne che amano l’arte e desiderano creare
Sophie è una donna; è stata una ragazza, ma soprattutto Sophie è una sognatrice che per amore ha creato mondi senza tempo in cui custodire la luce della Speranza. Fra Parigi e Roma si ambienta e si sviluppa un romanzo al femminile che, attraverso la storia d'amore, riesce a raccontare l'evoluzione psicologica della protagonista. Si rafforza così il principio di individuazione mediato da una spinta creatrice di auto realizzazione che giunge a compimento attraverso la condivisione di un sogno. Un baule come porto sicuro, in cui segretamente ritrovare i valori della vita e del ricordo.
Un rapporto con il Maschile che in modo ambivalente è sia fonte di ispirazione che antagonista. Prezioso invece il ruolo della madre, che coincide inevitabilmente con le vicende personali di Alma che, attraverso un sentito prologo, dedica il libro alla mamma, alla sua forza rigeneratrice e ci offre la possibilità di considerare il distacco, come processo di rinascita. Un romanzo per tutti, capace di stupire per l'intreccio essenziale eppure fonte di riflessioni profonde sull'esistenza e sulle emozioni.
Alma Minghi è giornalista e autrice di programmi televisivi; “La custode dei se” (edizioni Terre Sommerse) segna il suo esordio letterario e può essere considerato un romanzo nato dalla necessità di confrontarsi con la scrittura, intesa come voglia di raccontare non solo esperienze di vita, o di cronaca, ma anche l'invisibile, l'immaginario, la fantasia: il desiderio delle donne di vivere la propria creatività e l'arte intesa come forma di autorealizzazione del Sé.