Categorie: Sport

Sabatini dice addio alla Roma, il nuovo d.s. sarà Massara

La Roma dice addio ad una pedina importante, stavolta non ad un giocatore come in estate aveva fatto con Pjanic, ma ad una figura che i calciatori li seguiva e li reclutava. La società giallorossa saluta dopo 5 anni, il suo direttore sportivo Walter Sabatini. Un addio noto da tempo. L’ormai ex ds aveva già rassegnato le prime dimissioni qualche mese fa, ma il mancato divorzio non aveva calmato le acque. La conferma è arrivata giovedì con un comunicato apparso sul sito ufficiale giallorosso che recitava: “L'AS Roma e Walter Sabatini annunciano di aver deciso di terminare consensualmente il loro rapporto lavorativo con effetto a partire da domani, 7 ottobre 2016".  Tramite, invece, le parole del Presidente James Pallotta che ringrazia Sabatini è stato annunciato il sostituto, individuato in Frederic Massara.

Nella conferenza d’addio il direttore sportivo, ripercorre i suoi anni nella Capitale e spiega i motivi della decisione. Sabatini, infatti, rende noto che il motivo della risoluzione è legato al cambiamento dalle regole di ingaggio e al modo differente di vedere le cose tra lui e il presidente Pallotta. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, aggiunge Sabatini, è stata il mancato acquisto di un giocatore che secondo il direttore sportivo era molto importante, tanto che dopo il fallimento dell’affare è arrivata la decisione di lasciare la Roma. Il dirigente continua parlando di un rimpianto che, forse, porterà a vita con sé, quello di non aver vinto lo scudetto con la Roma, ma ricorda comunque diversi bei momenti in giallorosso, come il derby vinto ai danni della Lazio dove le due squadre si giocavano l’accesso in Champions League. Sabatini, poi, elogia Francesco Totti dicendo che potrebbe addirittura essere insignito con il premio Nobel per la Fisica, ma costituisce “un tappo, un sole abbagliante che inevitabilmente oscura il gruppo di lavoro”.

Sabatini, dunque, lascia la Roma dopo cinque anni di lavoro, in cui sono arrivate diverse operazioni di mercato importanti: da Marquinhos acquistato dall’Udinese per 3 milioni e rivenduto a 32 al PSG, a Nainggolan, da Pjanic, rivenduto alla Juventus per 32 milioni con una plusvalenza di 21 milioni, a Benatia passando per Lamela e Gervinho.

Redazione

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