Sabaudia, 26 enne di Cisterna aggredito fuori da un locale
Nell’istante in cui si è piegato su se stesso per il dolore, i due hanno continuato a infierire con calci ripetuti
Un 26enne di Cisterna di Latina è rimasto vittima di una brutale aggressione nella notte tra sabato 12 e domenica 13 ottobre sul lungomare di Sabaudia, all’uscita da una festa in discoteca. Secondo le testimonianze, è avvenuto tutti intorno alle 3 del mattino, quando il giovane stava lasciando il locale per dirigersi verso il parcheggio.
Stando alla versione della vittima, due individui lo hanno avvicinato in maniera apparentemente innocua: uno di loro gli ha posato una mano sulla spalla, come se volesse attirare la sua attenzione. Tuttavia, in un attimo la situazione è precipitata, trasformandosi in un assalto violento. Senza alcuna spiegazione, uno degli aggressori gli ha sferrato un potente pugno al volto.
Il colpo ha lasciato il ragazzo stordito e incapace di reagire. Nell’istante in cui si è piegato su se stesso per il dolore, i due hanno continuato a infierire con calci ripetuti, colpendolo in varie parti del corpo mentre era indifeso a terra. L’attacco è stato feroce e rapido, e subito dopo gli aggressori si sono dati alla fuga, approfittando dell’oscurità e lasciando la vittima ferita a terra.
I soccorsi e la corsa in ospedale
Alcuni testimoni hanno allertato i soccorsi, e poco dopo sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno prestato le prime cure al giovane prima di trasferirlo d’urgenza all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Le sue condizioni, sebbene serie, non sembrano essere critiche, ma rimane sotto osservazione per i traumi subiti.
Parallelamente, i carabinieri sono giunti sul luogo dell’aggressione per raccogliere elementi utili alle indagini. Al momento non è chiaro quale possa essere il motivo dietro questo attacco violento: non ci sono indizi su eventuali litigi o dissidi avvenuti all’interno della discoteca che potrebbero aver scatenato la furia dei due aggressori. Le forze dell’ordine stanno esaminando le testimonianze di chi era presente e analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza nella speranza di identificare i responsabili.