Roma, Sala Santa Cecilia: appuntamento con Grigory Sokolov
L’appuntamento di Sokolov con la Stagione di Musica da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia
Considerato uno dei più grandi pianisti dei nostri giorni, antidivo per eccellenza, schivo e colto, Grigory Sokolov abbraccia un repertorio tra i più vasti e i suoi recital ricevono ovunque trionfali accoglienze dal pubblico e dalla critica che esalta la serietà e la profondità del suo pensiero musicale, l’originalità dell’interpretazione e la padronanza tecnica.
L’appuntamento di Sokolov con la Stagione di Musica da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia (Sala Santa Cecilia – lunedì 27 marzo ore 20,30) offrirà al pubblico un’occasione per seguire l’evoluzione della forma Sonata, da Mozart (con la Sonata in do maggiore K 545 e la Fantasia K 475 e la Sonata in do minore K 457) a Beethoven, che nelle sue Sonate per pianoforte indaga tutte le possibilità tecniche e timbriche dello strumento.
Un percorso che sarà esemplificato da Sokolov attraverso la cantabilità della Sonata n. 27 op. 90 e la densità meditativa della Sonata n. 32 op. 111, ultima tappa del percorso sonatistico di Beethoven. Sokolov ha raggiunto fama mondiale vincendo il Primo Premio al “Concorso Cajkovskij” di Mosca. Da diversi anni la decisione di dedicare l’impegno concertistico esclusivamente in recital per pianoforte solo, lo porta in tutto il mondo a eseguire programmi attesi come eventi speciali dai cultori della letteratura pianistica.
L’unica, irripetibile natura della musica suonata dal vivo è centrale per la comprensione della bellezza espressiva e dell’irresistibile onestà dell’arte di Grigory Sokolov. Le poetiche interpretazioni del pianista russo, che prendono vita durante l’esecuzione con un’intensità mistica scaturiscono dalla profonda conoscenza delle opere che fanno parte del suo vasto repertorio.
I programmi dei suoi recital vanno dalle trascrizioni della polifonia sacra medievale e dai lavori per tastiera di Byrd, Couperin, Rameau, Froberger e Bach a tutto il repertorio classico e romantico con particolare attenzione a Beethoven, Schubert, Schumann, Chopin, Brahms e alle composizioni di riferimento del XX secolo di Prokofiev, Ravel, Scriabin, Rachmaninov, Schönberg e Stravinskij.
Tra gli amanti del pianoforte è ampiamente considerato uno dei massimi pianisti di oggi, un artista ammirato per la sua introspezione visionaria, la sua ipnotica spontaneità e la sua devozione senza compromessi alla musica. Sokolov è nato a Leningrado (ora San Pietroburgo) e ha intrapreso gli studi musicali all’età di cinque anni, e due anni più tardi, ha cominciato gli studi con Liya Zelikhman alla Scuola Centrale Speciale del Conservatorio di Leningrado.
A 12 anni ha tenuto il suo primo recital pubblico e il suo prodigioso talento è stato riconosciuto nel 1966 quando, a soli sedici anni, è diventato il più giovane musicista di sempre a vincere il Primo Premio al Concorso Internazionale Čajkovskij di Mosca. Mentre Sokolov intraprendeva grandi tour di concerti negli Stati Uniti e in Giappone negli anni Settanta, il suo talento si è evoluto ed è maturato lontano dai riflettori dei media internazionali. In seguito al collasso dell’Unione Sovietica, ha cominciato ad apparire con più frequenza nelle principali sale da concerto e nei principali festival europei. Si è esibito con le maggiori orchestre, tra cui la New York Philharmonic, Royal Concertgebouw di Amsterdam, Philharmonia di Londra, Orchestra della Scala, Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese e l’Orchestra Filarmonica di Monaco, prima di decidere di dedicarsi esclusivamente al recital per pianoforte solo.
Sokolov tiene circa settanta concerti ogni stagione, immergendosi completamente in un singolo programma e presentandolo in tutte le principali sale d’Europa. A differenza di molti pianisti nutre un profondo interesse e una estrema conoscenza tecnica dei pianoforti che suona. Prima di ogni esibizione è solito passare molte ore di studio sul palcoscenico per capire la personalità e le possibilità dello strumento con cui dovrà condividere il momento del concerto. La critica musicale è sempre affascinata dalla misteriosa abilità di Sokolov di saper ‘rileggere’ la partitura proponendo interpretazioni originali e sempre nuove dei pezzi che suona. La capacità di articolare le voci interne di una struttura polifonica, l’infinita varietà delle dinamiche e dei suoni che sa estrarre dallo strumento sono caratteristiche uniche di questo grande artista. Nei suoi recital porta gli ascoltatori a stretto contatto con la musica, trascendendo questioni di esibizionismo superficiale e abilità tecnica, per rivelare significati spirituali più profondi.
Deutsche Grammophon ha distribuito un nuovo album proponendo la registrazione integrale del recital tenuto al Festival di Salisburgo nel 2008.
Stagione da Camera Sala Santa Cecilia – lunedì 27 marzo ore 20,30, Grigory Sokolov pianoforte, Mozart, Sonata in do maggiore K. 545, Mozart, Fantasia e Sonata in do minore K. 475 / 457
Beethoven, Sonata n. 27 op. 90, Beethoven, Sonata n. 32 op. 111
I biglietti possono essere acquistati anche presso: Botteghino Auditorium Parco della Musica Viale Pietro De Coubertin