Dal 7 giugno è scattata la direttiva UE che prevede un salario minimo per ogni lavoratore nei Paesi europei.
“Nei nostri orientamenti politici abbiamo promesso una legge per garantire salari minimi equi nell’Ue. Con l’accordo politico di oggi sulla nostra proposta su salari minimi adeguati, portiamo a termine il nostro compito. Le nuove regole tuteleranno la dignità del lavoro e faranno in modo che il lavoro paghi”. Lo scrive su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, accogliendo l’accordo politico raggiunto nella notte sul salario minimo.
La direttiva Ue sul salario minimo non prevede tuttavia l’obbligo di introdurre un salario minimo in tutti i Paesi dell’Unione. La direttiva, spiega il Consiglio, si limita a stabilire procedure per assicurare l’adeguatezza dei salari minimi laddove esistono, a promuovere la contrattazione collettiva per stabilire i salari e ad aumentare l’accesso effettivo alla tutela del salario minimo per i lavoratori che vi hanno diritto in base al diritto nazionale.
“E’ stato raggiunto un accordo storico sul salario minimo, per evitare concorrenza sleale tra Stati e dumping salariale. E’ una direttiva che stabilisce criteri equi per tutti e che accoglie tutti gli emendamenti proposti dal MoVimento in Europa. Adesso il salario minimo deve diventare realtà in Italia dove ancora milioni di italiani percepiscono stipendi sotto i 9 euro l’ora. Serve una legge dignitosa per quei lavoratori che portano avanti il Paese. Il M5S la sostiene da tempo e si sta battendo in Parlamento, cercando la convergenza anche delle altre forze politiche”, così Luigi Di Maio su Facebook.
Ma a quanto ammonta lo stipendio minimo nelle nazioni che lo hanno adottato?
Lo Stato con il salario minimo più alto è il Lussemburgo, dove non può scendere sotto i 2.256,95 euro. Gli stanno dietro l’Irlanda e i Paesi Bassi, che rispettivamente fissano la cifra a 1.774,50 euro e 1.725 euro.
Gli altri Paesi europei con le retribuzioni mensili più alte sono il Belgio (1.658,23 euro), la Germania (1.621 euro), la Francia (1.603,12 euro), la Spagna (1.125,83 euro) e la Slovenia (1.074,43 euro).
Sotto i mille euro in busta paga troviamo il Portogallo (822,50 euro), Malta (792,26 euro), la Grecia (773,50 euro), la Lituania (730 euro), la Polonia (654,79 euro), l’Estonia (654,00 euro), la Repubblica Ceca (651,70 euro), la Slovacchia (646 euro) e la Croazia (623,70 euro). In coda alla classifica si trovano l’Ungheria (541,73 euro), la Romania (512,26 euro), la Lettonia (500 euro) e la Bulgaria (332,34 euro).
Fanno eccezione all’accordo preso dall’UE Italia, Danimarca, Svezia, Cipro, Svezia e Finlandia.
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