Si è rivolto al Tribunale del lavoro di Salerno per denunciare la sua assurda situazione, tipicamente italiana: ancora precario a 66 anni. E ha ottenuto in qualche modo giustizia. Trattasi di un collaboratore scolastico di Frisciano (SA), per cui lo scorso 26 aprile il giudice ha stabilito un risarcimento i oltre 20.000 euro.
È questa, infatti, come riporta Il Mattino, la cifra he il Ministero dell’Istruzione dovrà versare al bidello. Più nel dettaglio, la sentenza ha stabilito che un collaboratore scolastico che ha lavorato per più di 36 mesi con contratti a tempo determinato, ha comunque diritto alla progressione di carriera con il riconoscimento degli scatti di anzianità, ma non solo: ha diritto anche al riconoscimento del danno economico.
Un precedente importante, che tutti gli altri bidelli italiani precari e nella stoica attesa di una futura stabilizzazione (che non arriva mai) potrebbero impugnare per far valere i propri diritti.
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