Salute cardiaca e disfunzione erettile, per la scienza c’è un legame
Secondo una ricerca pubblicata su una nota rivista scientifica gli uomini over 50 con disfunzione erettile avrebbero maggior rischio di sviluppare cardiopatie.
‘Sesso e cuore’, così come affermano gli inguaribili ‘romantici’, sono indissolubilmente legati anche per la scienza? Così sembra, almeno per ciò che concerne il loro stato di salute. Ad affermarlo sono i dati di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Heart nel 2016, secondo cui gli uomini sopra i 50 anni che soffrono di disfunzione erettile avrebbero un maggior rischio di cardiopatie e di problemi cardiovascolari entro i successivi 4 anni dalla comparsa dei sintomi. E, viceversa, i pazienti maschi che presentano patologie cardiocircolatorie avrebbero il 46% in più di probabilità di sviluppare poi disturbi di natura sessuale.
Così ha spiegato all'ANSA Giorgio Franco, presidente della Società Italiana di Andrologia (SIA): “I disturbi sessuali maschili sono in aumento, minano il benessere di coppia e sono spesso correlati a malattie cardiovascolari, metaboliche e problemi urinari. La difficoltà di erezione è una delle ‘spie’ più efficienti per capire se l’apparato cardiocircolatorio funziona a dovere ed è perciò un sintomo da non sottovalutare”.
Perciò quando sotto alle lenzuola funziona tutto a meraviglia, anche il muscolo più importante del nostro corpo (il cuore) e le arterie starebbero bene; mentre, in caso di ricorrenti ‘defiance’, ci si potrebbe trovare davanti a un importante campanello d’allarme per la salute dell’apparato cardiocircolatorio. Ne deriva l’importanza di non sottovalutare mai i sintomi dei disturbi sessuali e di parlarne sempre col proprio medico.