Ecco, di nuovo viene chiamato a decidere il popolo dei 5 Stelle. Ma sembra venga fatto solo quando c’è da sbrogliare la matassa per i dirigenti e quando i Capi del Movimento sono alle strette e non intendono prendersi in prima persona le loro responsabilità. Così oggi, dalle ore 10 alle ore 19, sulla piattaforma Rousseau, gli iscritti al Movimento avranno la "gloria" di poter decidere e orientare le scelte dei loro rappresentanti politici. Fin qui nulla-osta, se non che il risultato finale della consultazione popolare, apparentemente appartenente alla volontà del "popolo grillino", forse sia stata già decisa ai vertici.
Infatti, i vertici non possono ora, con questa "spada di Damocle" sulla testa, permettersi di sbagliare e "giocarsi" il Potere. Molti addetti ai lavori, coloro che si intendono di pubblicità e sanno come influenzare il popolo nelle scelte, pensano che in questa consultazione della base ci sia il trucco. Ma anche il "profumo" della manipolazione che, per ogni azione che avviene online, dietro ci sono sempre i "gestori" che hanno in mano le chiavi della piattaforma. D’altronde non dimentichiamo che i messaggi subliminali sono nascosti ovunque, ed il cervello umano, se non attento e vigile, assimila inconsciamente. Andiamo ora quindi a leggere e ad analizzare il messaggio inviato agli iscritti per comprendere se appare evidente o no, lo scopo di chi intende pilotare la scelta dei votanti di oggi senza che nessuno se ne accorga: "[…] Questo quindi non è il solito voto sull'immunità dei parlamentari. Di quei casi si occupa l'articolo 68 della Costituzione, e su quelli il Movimento 5 Stelle è sempre stato ed è inamovibile […]".
E già qui, un messaggio appare chiaro: che non c’è nulla e nessuno da indagare e processare.
E poi, di seguito: "Questo è un caso diverso: stiamo parlando infatti dell’articolo 96 della Costituzione. Nello specifico questo è un caso senza precedenti perché mai in passato si era verificato che la magistratura chiedesse al Parlamento di autorizzare un processo per un ministro […]". Anche dalla scelta delle parole nel concetto, sembra palese l’invito al "popolo votante", non essendoci un precedente, di votare "si", per non crearne uno sotto questa legislatura. E proseguendo la lettura del messaggio dei vertici 5 Stelle: "[…] per un ministro che aveva agito nell’esercizio delle sue funzioni e non per azioni fatte per tornaconto privato e personale […]".
Quindi, in conclusione, chi tra gli iscritti al Movimento 5 Stelle potrà scrivere "no" e far votare gli attuali Senatori del Movimento a concedere l’autorizzazione a procedere contro l’Onorevole Salvini per i fatti conosciuti della nave Diciotti? I giochi sono fatti: la maggioranza del popolo 5 Stelle ha già deciso per il "si", e quindi a negare l’autorizzazione a procedere. "Tana libera tutti"! Quando gli iscritti al Movimento saranno chiamati ed avranno anche il diritto di scegliere "una testa, un voto", come è corretto e leale che sia, oltre ai candidati alle elezioni, anche i Ministri e coloro che debbono ricoprire incarichi di rilievo?
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