Salvini-Rom, l’idillio termina con chiusura campi entro fine legislatura
Salvini annuncia la chiusura dei campi rom entro fine legislatura, saranno gioie o dolori per le città?
E' una notizia che, forse, in tanti aspettavano quella della chiusura dei campi rom annunciata dal ministro Salvini durante la conferenza stampa per il via libera del Cdm al decreto sicurezza e immigrazione.
La chiusura di tutti i campi rom entro la fine della legislatura è una notizia che lascia interdetti sia pensando alla possibile realizzazione della stessa e sia alle conseguenze successive alla chiusura stessa; ci si chiede quanto sia possibile procedere effettivamente a tale chiusura e soprattutto quale sarà l'esito finale di tale operazione considerato che non è ben chiara la "sistemazione" degli occupanti dei medesimi campi.
Che i Rom siano divenuti, specie in questi ultimi tempi, un problema aggiuntivo nel complesso mondo della criminalità organizzata e della microcriminalità è innegabile; dalle retate effettuate dalle forze dell'ordine nell'ambito di operazioni dirette a contrastare organizzazioni criminose strutturate anche a livello interregionale e internazionale fino a giungere alla microcriminalità fatta di furti o di borseggi che rendono insicuri per cittadini e turisti mezzi e luoghi pubblici come stazioni ferroviarie o siti di interesse storico e artistico.
Pensiamo a Roma la cui metropolitana è invasa da rom che prendono di mira i passeggeri per borseggiarli e derubarli a qualsiasi ora del giorno, oppure ai siti turistici della capitale dove maggiore è la concentrazione di persone e più alto è il numero di reati commessi ai danni di coloro che sono una delle principali fonti di reddito per la città eterna.
Dove andranno, quindi, i rom che attualmente abitano i campi in condizioni igienico sanitarie da brivido? Ci sarà una sistemazione per loro come più volte proposto da vari sindaci tra i quali la Raggi? Resteranno in territorio italiano o verranno espulsi dalla nazione? Sono domande per le quali aspettiamo di ottenere risposta nel momento in cui il ministero dell'Interno renderà note le modalità oltre ai tempi relativi a quanto promesso da Salvini.