Roma San Basilio borgata fuorilegge, droga e spari
Ogni giorno terreno di battaglia, gli interventi delle forze dell’ordine sono prevedibili e inutili
San Basilio più di tutti, piazza eccellente per il mercato della droga, alla luce del sole, con le ombre della notte. E’ tutto ordinato, ci sono i controlli e le vedette, nessuno sfugge alla sorveglianza di chi governa il territorio. E allora dall’occupazione di case e palazzi, alla droga, all’omicidio facile, succede che chi vive a San Basilio da persona normale, che nulla ha a che fare con qualsiasi comportamento delinquenziale pubblica. e questo è l’articolo dell’Ansa sull’omicidio di ieri pomeriggio che vi riportiamo integralmente:
Ansa: Prima gli insulti, poi l’appuntamento in strada, un taglio al volto con il coltello, un proiettile alla nuca e un’ambulanza assaltata con i medici pestati.
Una lite per una banale incomprensione in strada tra automobilisti si trasforma in un pomeriggio di follia nella periferia di Roma: un padre ha vendicato il figlio con un’esecuzione in strada e i parenti della vittima hanno picchiato gli operatori del 118 per evitare il soccorso del figlio dell’assassino.
Ad essere arrestati da polizia e carabinieri sono una guardia giurata, per l’omicidio di un 31enne, e suo figlio di 18 anni. L’episodio e’ accaduto intorno alle 18 in via Luigi Gigliotti, a San Basilio, nella periferia Est di Roma, un quartiere difficile troppo spesso teatro di episodi di sangue, degrado e malavita. Luciano Coppi, 53 anni, era in auto con il figlio Moreno di 18 anni quando e’ scoppiata una lite per motivi di viabilita’ tra i due e un 31enne al volante di un’altra macchina, Maurizio Alletto. Dopo una prima lite, padre e figlio si erano allontanati, tornando a casa. Poi Coppi e’ sceso di nuovo con il figlio in strada, dove ha trovato Alletto, che ha ferito il 18enne al volto con il coltello.
Un’aggressione con il sapore di uno sgarro. Il padre del ragazzo, armato di pistola, non ha esitato a vendicare l’offesa e il ferimento del figlio: ha sparato contro Alletto, che nel frattempo si stava allontanando. Il proiettile ha colpito il 31enne alla nuca, finito in terra esanime. In poco tempo sono arrivati sul posto le forze dell’ordine e gil operatori del 118. Ma l’ambulanza e’ stata presa d’assalto dai parenti di Alletto con una sassaiola: non volevano che il 18enne, figlio dell’uomo che aveva sparato, venisse soccorso. Il ragazzo era a terra e i sanitari tentavano di avvicinarsi e la furia della folla si e’ scatenata su di loro.
Sono stati picchiati in tre, uno di loro ha la spalla rotta. Il mezzo di soccorso, gravemente danneggiato, e’ riuscito comunque a ripartire con a bordo la vittima. Poco dopo e’ stato soccorso anche il diciottenne, da un’altra ambulanza. Carabinieri e polizia hanno invece individuato poco dopo la guardia giurata a casa sua e lo hanno arrestato, Il figlio, anche lui in stato di fermo, e’ piantonato all’ospedale Pertini, dove e’ stato ricoverato grazie all’intervento del 118.
Nel quartiere di San Basilio sono stati momenti di alta tensione, con urla in strada e scene da far west a cui purtroppo gli abitanti della zona sono abituati ad assistere. San Basilio, una delle periferie piu’ ‘problematiche’ di Roma vive frequentemente episodi di criminalita’, arresti, aggressioni. Fino a raggiungere momenti di follia collettiva come quelli di oggi. ”Sono indignato per l’insensata e brutale aggressione ai danni degli operatori del 118, che sono stati aggrediti mentre svolgevano il proprio lavoro – ha detto il direttore del 118 di Roma, Livio De Angelis – Non riesco a capire come si possa odiare chi cerca di salvare una vita”.
Il neosindaco di Roma Ignazio Marino, salito proprio oggi per la prima volta in Campidoglio, ha espresso solidarieta’ ai soccorritori malmenati. “Non possiamo accettare che nella nostra citta’ avvengano episodi di tale gravita’ – ha detto – e in particolare che uomini e donne, che con professionalita’ e umanita’ prestano soccorso a chi e’ in difficoltà, siano aggrediti brutalmente”.