Forte tensione nel pomeriggio del 12 aprile nel municipio di San Cesareo. Alle ore 17 era previsto un consiglio comunale aperto richiesto dalle opposizioni per discutere sulla realizzazione di un forno crematorio nel cimitero di San Cesareo, i cui lavori erano già iniziati. La piazza del municipio e l'aula consiliare erano pieni, circa 700 cittadini non solo di San Cesareo ma anche di Rocca Priora, Montecompatri e Zagarolo. Due autoblindo dei Carabinieri e un reparto della Celere controllavano discretamente la situazione. Momenti di tensione contro tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, assessori e sindaco, fatti oggetto di insulti di varia natura. È stato detto di tutto, anche cose molto personali. Si è trasformata in una assemblea aperta dove i cittadini hanno detto tutte le cose che non andavano in faccia al sindaco, agli assessori e a tutto il consiglio. I politici hanno provato a rispondere ma sono stati tacitati dalla folla. Poi hanno abbassato la testa e guardato verso terra. La situazione si è risolta solo quando è stato dato l'annuncio che l'impianto di cremazione non verrà più realizzato. Si creerà una commissione con il comune e il comitato No Inceneritore per risolvere la situazione. È stata la morte della politica politicante. La dimostrazione plastica che quando la folla si arrabbia, la politica politicante scompare. La storia, purtroppo, non è maestra di vita…
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