San Vito Romano, teatro Caesar: Così per Caso, spettacolo sulla Shoah
Torna in scena “Così per Caso” il dramma sull’olocausto che commuove e fà riflettere
Parlare dell’olocausto senza cadere nel già visto è un’impresa difficile ma ottimamente riuscita per questa nuova rivisitazione del dramma “Così per Caso”, spettacolo che, nelle precedenti rappresentazioni, ha già conquistato il favore del pubblico e della critica vincendo anche il premio per “la miglior regia” e “della critica” alla prima rassegna teatrale romana sulla Shoah. La storia, scritta e diretta dalla regista Angelita Puliafito, è la storia autobiografica di Marta Ascoli, triestina, una giovinetta 17enne non ebrea deportata per errore nella notte tra il 29 ed il 30 marzo 1944. Un atto unico, di circa 60 minuti, che riporta lo spettatore a un momento storico pieno di brutalità e di follia, di amore e di odio razziale, di potere e di impotenza, di lontananze fisiche e di comunione di cuori, di cruda realtà e di follia e di quanto siano pericolose le convinzioni delle apparenze.
Una storia che è la storia, una riflessione sulla possibilità che può succedere tutto, sempre e a chiunque, perché “pensi che certe cose a te non accadranno mai, invece sono lì, stanno accadendo, così per caso”. Uno schiaffo d’emozioni raccontato nel ricordo di una donna (Marta adulta impersonata da Valeria Mafera) ma con la voce di se stessa ragazzina (Marta da giovane impersonata da Gloria Luce Chinellato) che rivive i suoi momenti familiari con la mamma (Ida Tommasini impersonata da Alessandra Vagnoli) e del papà (Giacomo Ascoli impersonato da Manfredi Gelmetti).
I dolci ricordi familiari vengono spezzati dalla furia nazista (l’ufficiale della S.S. impersonato da Cristiano D’Alterio), dalla violenza subita, dalla paura, dalla fame, dalla pietas nei riguardi dei suoi compagni di sventura. L’allestimento scenografico, semplice ed essenziale, sottolinea la triste normalità della vita di questa famiglia spezzata ma piena d’amore. Luci e ombre dell’animo, così come di un periodo storico, che vengono riprese sul palco con maestria dal disegno luci e che permetteranno la materializzazione di figure umane e di enfatizzare le scene cruente. Il tema musicale sarà il tocco di collante che suonerà le corde emotive dello spettatore partendo dal ritmo incalzante del “Requiem”. Auschwitz, un nome che ancora oggi provoca orrore, è la storia che nessuno deve dimenticare. (fonte Sara Lauricella)
Lo spettacolo sarà visibile al Teatro Caesar di San Vito Romano nell’ambito della manifestazione “Premio alla Ribalta” dedicato ai giovanissimi dal 12 ai 18 anni con la direzione artistica di Ulisse Patrignani e il patrocinio del Comune di San Vito e della Regione Lazio. Per info e prenotazioni: 069578554.
Foto di Roberto Benedetti