Sanatoria 2023, addio alle cartelle esattoriali: come e su cosa applicarla
Con la nuova sanatoria 2023 è possibile l’estinzione dei debiti attraverso l’eliminazione automatica o rottamazione delle cartelle esattoriali
Arriva una nuova sanatoria dei debiti esattoriali. Probabilmente nella legge di Bilancio 2023 verrà introdotta l’eliminazione delle cartelle esattoriali, attraverso la sanatoria 2023.
Tuttavia, è importante sottolineare che tra i debiti che potranno essere eliminati non rientrano le tasse e tributi evasi o passati a ruolo. Questo significa che affinché si possa usufruire di questo privilegio i debiti dovranno essere già passati nelle mani dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Sanatoria 2023: eliminazione cartelle esattoriali
Secondo la nuova sanatoria l’estinzione del debito può avvenire tramite due vie. La prima riguarda la cancellazione totale e automatica delle cartelle di importo, insieme a sanzioni ed interessi inferiori a mille euro. Mentre la seconda consiste nella rottamazione delle altre cartelle ricevute tra gennaio 2000 e giugno 2022.
Sono esclusi dalla sanatoria gli aiuti dello Stato, evasione o presunta evasione dell’IVA o sanzioni aggiuntive con sentenze penali. I debiti per essere considerati dovranno essere già passati da Equitalia all’Agenzia dell’Entrate Riscossione. Per tutti gli altri esterni alla sanatoria si dovrà pagare normalmente.
Per quanto riguarda, invece, il pignoramenti di stipendio, pensioni e contro corrente con la sanatoria sarà possibile ottenere lo sblocco solo con l’avvenuto pagamento del debito. Infatti, la rottamazione delle cartelle si potrà ottenere un piano di dilazione fino a 18 rate. Di queste le prime due pari al 10% del debito cadauna andranno pagate rispettivamente il 31 luglio 2023 e il 30 novembre 2021. Mentre le altre potranno essere pagate fino al 2027, con rate ogni 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.
Medesimo meccanismo vale per i pignoramenti di stipendio, pensioni o conto corrente. Se questi provvedimenti sono già stati avviati dal concessionario, bisognerà promuovere una domanda per la sospensiva. Per tutti coloro che hanno soltanto ricevuto il preavviso, invece, possono bloccare la procedura esecutiva solo aderendo alla rottamazione delle cartelle.