Sanità Lazio: efficiente, innovativa, green, più vicina ai cittadini. “L’emergenza dovuta al Covid-19 ha fatto emergere quanto sia fondamentale avere un servizio sanitario pubblico efficiente ed efficace, moderno e pronto a raccogliere sfide che sembrano impossibili, con l’unico grande obiettivo di curare e salvare vite umane. La Regione Lazio ha risposto bene a questa pandemia, mettendo in campo tutte le sue risorse migliori, umane e strutturali, che ci hanno permesso di arrivare ad una fase 2 più gestibile, anche se non ancora risolta”, lo dichiara in una nota Marco Vincenzi, presidente del gruppo del PD in Consiglio regionale del Lazio.
“Ora l’amministrazione Zingaretti fa un passo in avanti per la sanità regionale, stanziando 110 milioni per nuovi Ospedali, innovazione e messe in sicurezza: 18 interventi sull’intero territorio, 14 dei quali rivolti all’ammodernamento tecnologico”.
Fondi importanti, destinati a far fare un notevole balzo in avanti alla sanità pubblica laziale. Vediamo da dove arriveranno queste risorse.
Fondi ex art. 20, una vicenda partita 30 anni fa. Risorse destinate a investimenti in edilizia e attrezzature, in ambito sanitario, strettamente connessi con gli sviluppi del Programma straordinario di investimenti, definiti nell’art. 20 della legge 67/1988, e mai utilizzati. In questi anni la Regione Lazio è riuscita a recuperare terreno perso sull’utilizzo di queste risorse riallineandosi con le altre regioni per cambiare volto alle strutture della sanità.
Il Piano da 110 milioni. Il Piano presentato oggi riguarda la terza fase degli interventi ex art. 20. Progetti concreti concordati con le ASL, che si aggiungono a quelli già programmati e finanziati già partiti o pronti a partire entro l’anno.
La scommessa sulla tecnologia. Un elemento importantet da sottolineare è la scelta di destinare il 37% delle risorse, circa 40 milioni di euro, alle nuove tecnologie, essendo l’innovazione tecnologica vitale nella sanità
6,4 milioni destinati al territorio della Capitale (Asl RM1 e RM2): con 3,3 mln per attrezzature nuove tecnologie e 3,1 mln per lavori. Tra le opere previste: L’acquisto di una TAC e di una Risonanza magnetica per il San Filippo Neri; l’acquisto di una TAC e i lavori per la sicurezza antincendio al Nuovo Regina Margherita; l’acquisto di una TAC per il CTO; 1 Risonanza magnetica, lavori per la sicurezza antincendio e una nuova cabina elettrica al Sant’Eugenio.
9,4 milioni di euro milioni sono destinati alle Asl della provincia di Roma, e in particolare: 2,3mln alla ASL RM4, 2,9mln alla ASL RM5 e 4,2mln alla ASL RM6 . 5,1 mln sono destinati all’acquisto di nuove tecnologie e 4,3 mln ai lavori sulle strutture. Tra i principali interventi: potenziamento emodinamica, ammodernamento radiologia e lavori di ristrutturazione al San Paolo di Civitavecchia; 2 TAC per gli Ospedali di Colleferro e Palestrina; una TAC e una Risonanza magnetica e lavori per la sicurezza antincendio Ospedale di Tivoli; una Risonanza magnetica e lavori installazione, adeguamento locali e sicurezza antincendio.
Nelle altre province del Lazio l’investimento è di 20,7 milioni, di cui 9,1mln per attrezzature e nuove tecnologie e 11,6mln per lavori. In particolare: 3,7mln per la ASL di Viterbo; 12,2mln per la ASL di Latina e 4,9mln per la ASL di Frosinone Tra i principali interventi: all’Ospedale Belcolle di Viterbo vengono destinate risorse per l’attivazione dell’Unità di Terapia Neurovascolare, il potenziamento delle reti trauma e neurotrauma e la sostituzione acceleratore lineare. Per l’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina è previsto l’ampliamento della struttura con un nuovo edificio, lavori di sicurezza antincendio e l’acquisto di un angiografo fisso Per l’Ospedale SS. Trinità di Sora le risorse saranno destinate al potenziamento del polo oncologico, alla sicurezza antincendio e all’acquisizione di una Gammacamera e un acceleratore.
72,5 milioni di euro totali, per i grandi hub della sanità del Lazio, con grandi progetti innovativi, come quello della Protonterapia (all’IFO), che proietteranno il Lazio tra le regioni con i sistemi di cura più avanzati in Italia e in Europa.
Tra gli altri interventi: 2,6mln per la neurologia e il potenziamento rete cardiologica al San Giovanni Addolorata; 2,9mln per la rete dell’emergenza cardiologica e lavori per la sicurezza antincendio al San Camillo Forlanini; all’Umberto I 6,8mln per Blocco Parto, la Terapia Intensiva Neonatale e la rete cardiologica; a Tor Vergata 7,2mln per il potenziamento offerta ospedaliera, la realizzazione della Torre 8 e il potenziamento rete oncologica; 2,2mln per rete cardiologica e sicurezza antincendio al S. Andrea; 25mln per potenziamento radioterapia e nuovo Centro Protonterapia all’IFO; al Gemelli 23mln per reti tempodipendenti e nuovo corpo di fabbrica; per il Campus Biomedico 2,6mln per rete emergenza – DEA I livello.
Il Piano dovrà ricevere l’ok dal Ministero in autunno, per arrivare poi all’Accordo di Programma e quindi avviare cantieri e acquisti. Ma già oggi a disposizione 358 milioni per 276 cantieri, partiti o pronti a partire entro 12 mesi, tra cui:
• interventi di adeguamento e messa a norma (art. 20) e altre riqualificazioni in presidi sia in provincia di Rieti che in provincia di Latina.
L’adeguamento antisismico all’Ospedale di Sora e la realizzazione della REMS di Ceccano.
Il completamento dell’Ospedale Belcolle e l’adeguamento e la messa a norma dei presidi di Montefiascone, Ronciglione, Civita Castellana e altri ancora.
La realizzazione della nuova palazzina dell’Ospedale Sant’Andrea e il completamento dei lavori all’Ospedale San Filippo Neri.
Oltre che tecnologicamente all’avanguardia e il più possibile vicini alle esigenze di umanizzare le cure, i nuovi ospedali dovranno essere completamente green. Le nuove strutture dovranno rispettare infatti gli impegni per l’Agenda 2030 e saranno quindi costruiti nel pieno rispetto dell’ambiente. Dai materiali ecosostenibili per la costruzione ai sistemi per l’approvvigionamento energetico.
“Importantissimo, infine, l’avvio per la costruzione di cinque importanti nuovi Ospedali nel Lazio che sostituiranno strutture ormai vetuste o in zone ad alto rischio sismico. Il Nuovo Ospedale del Golfo nella ASL di Latina; l’Ospedale di Latina, che sostituirà il Santa Maria Goretti. Nella ASL RM5, l’Ospedale della Tiburtina. L’Ospedale di Rieti e il nuovo Ospedale di Amatrice. Cinque segnali importanti per territori della regione oggi più in difficoltà.
110 milioni di euro sono un grande investimento”, conclude Marco Vincenzi, “per migliorare il sistema sanitario laziale e recuperare la fiducia per il futuro da parte dei cittadini, garantendo a tutti il diritto di essere curati nel migliore dei modi”.
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