Sanremo, un Festival di stampo renziano, contro gufi e menagrami

Si profila un Sanremo dove tutti sono felici, soddisfatti, ottimisti per il futuro … Un Sanremo dallo stampo renziano, contro i gufi e i menagrami. Al grido di "volemose bene" andiamo ad aggredire la crisi che ormai con questo consenso straordinario non spaventa più nessuno .. E quindi la gioiosa macchina da guerra capitanata da Carlo Conti arriva trionfante alla finale. Alcune considerazioni così, a macchia di leopardo, sulle canzoni e sugli artisti possiamo e dobbiamo farle.

Annalisa copia un pezzo di una canzone di Jovanotti e questo particolare mi era sfuggito  .. Segno che le canzoni al secondo ascolto possono anche deludere. Elisa arriva come super ospite e dimostra talento e grande musicalità. Brava indiscutibilmente. Ancora una volta spendo un mio giudizio molto alto per i musicisti dell'orchestra di Sanremo. Se molti artisti in questa edizione hanno fatto una bella figura lo devono al carattere e alla forza di questa orchestra che ha spesso saputo valorizzare dei brani a mio avviso scarsi e poco incisivi negli arrangiamenti. Mi riferisco in particolare alla serata di giovedì, quando gli artisti si sono cimentati su i successi del passato che oggi fa figo chiamare "cover".

Siamo arrivati alla fine ed osservo la freddezza e la tecnica di Carlo Conti. Era importante per questa manifestazione portare risultati concreti e lui lo ha fatto con la maestria di un grande campione. La stessa cosa non si può dire della critica sanremese presente in tribuna stampa, critici da regime, senza muscoli, proni alle decisioni  prese dall'alto anche perché qui ci sono rapporti consolidati da più di 30 anni e se si può fare un favore ad un amico … Scandaloso il comportamento di Morgan, proprio in sala stampa che detta le regole del nuovo giornalismo, censurando le domande più scomode. E con mio grande stupore nessuno ribatte o quasi anzi …I giornalisti  invece di fare gruppo contro questo artista maleducato , si parlano sopra l'uno addosso all'altro. Squallidi.

Siccome  nel carrozzone ormai, stile bancarella del mercato, tutti trovano soddisfazione e non si nega a nessuno un momento di gloria, anche il presidente della Regione Giovanni Toti viene a fare i complimenti a nome di tutta la Liguria. Chiedo scusa ma a cosa servano gli assessori alla cultura? Tornando alla serata canora e dintorni, si esibisce Noemi. Una bella canzone che arricchisce un bel album ma non è da Sanremo. La canzone sanremese ha un canone ormai definito da ben 66 repliche. Ci si prende la responsabilità di decidere proponendo qualcosa di nuovo,ma inevitabilmente ci si scontra con la tradizione e la consuetudine che ,quando non ci sono regole scritte, fanno diritto. Fuori da Sanremo questa canzone troverà sicuramente lo spazio che merita .

Gabriel Garko…che fatica leggere il gobbo, ma vuoi mettere la soddisfazione quando lo fai  senza fare neanche un errore? Però è bello. L' Eco di questa frase ormai rimbalza in ogni angolo, tipo eco. Si esibiscono gli Stadio. Gaetano Curreri ormai è il paroliere di Vasco e si sente.la canzone mi aveva colpito dippiù al primo ascolto…Commentare la performance di Irene Fornaciari diventa la ripetizione di ciò che ho scritto in merito al brano di Noemi. Nel festival della melassa i Dear Jack si sono inseriti alla grande. Del  resto lo hanno dichiarato in sala stampa… Per loro conta l'amicizia, il resto è secondario. Peccato che hanno dimenticato il fatto che partecipano ad una gara, Che arrivano a Sanremo a vele spiegate e sono sponsorizzatissimi… Ma anche scontatissimi.

La  Michielin è la mia favorita .Si candida di diritto ad unirsi al gruppo delle cantanti Big italiane. La canzone del duo Caccamo – Iurato è scritta da Giuliano Sangiorgi…Attualmente il miglior autore italiano. La Caterina Caselli rilancia questo ragazzo per l'ennesima volta. Però dimostra di non fidarsi totalmente e allora chiede aiuto all'amica De Filippi e così nasce un duetto che dovrebbe almeno questa volta ottenere qualche risultato…Ma quanti soldi spesi, forse troppi .

Arriva  Clementino e fa quello che faceva Jovanotti quando venne al festival a cantare :" non Vasco, no Vasco, io non ci casco".
Bisognerebbe avvertirlo e poi se riuscisse a scrollarsi di dosso questa superficialità tipica dell"animatore estivo dei villaggi turistici sarebbe fantastico ..
Una parola per Max giusti. Comico garbato e un po' surreale presente al dopo festival. La risatona  prolungata non te la fa fare mai …però la sua presenza non dispiace. Elio e  le storie tese. Cosa dire ancora, sono gli unici a sfruttare Sanremo fino all'osso. Riescono a prendere tutto il meglio senza rimetterci mai…Portano in questo festival la giusta dose di ironia abbinata ad una grande preparazione musicale e tecnica strumentale di alto livello ..

Siamo a sabato e stasera c'è la finale e questo regolamento blinda tutti i giudizi .. Non sappiamo chi sarà escluso e quindi fino ad ora non possiamo prevedere chi uscirà deluso da questo Sanremo. Si ha la sensazione di essere arrivati alla fine di una cena nella quale tutte le pietanze hanno lo stesso sapore … Alla fine chiedi il conto e te ne vai … Perché è l'unica cosa salata… Presente sul tavolo.

* Andrea Pintucci, musicista e critico musicale.