Santa Marinella è uno dei centri balneari più rinomati nella costa a nord di Roma famosa in tutto il mondo per lo splendido Castello di Santa Severa costruito proprio sulla riva del mare. Le sue origini si perdono nella storia e il primo porto commerciale è stato fondato dai dai Fenici, una popolazione che viveva nell’odierno Libano a cui sono succeduti i Punici. Dopo la sconfitta di Cartagine sono arrivati i romani. La odierna Santa Marinella sorge su un antico centro romano di Castrum Novum mentre il Castello di Santa Severa sorge sull’antica città portuale punica di Pyrgi. Entrambe sono poi diventate stazioni di posta quando i romani costruirono la via Aurelia ed è tutto riportato in una antica mappa della Roma Imperiale chiamata Tavola Peutingeriana.
Santa Marinella passò invece in secondo piano come porto perché i romani avevano navi più grandi e una grande flotta sia mercantile e militare e costruirono il Porto di Traiano a Centumcellae, ossia l’odierna Civitavecchia. Con la caduta dell’impero romano, il litorale venne attaccato dai Saraceni per molti secoli e solo intorno al X secolo si riformò un insediamento urbano attorno ad una chiesa costruita dai Monaci Basiliani, che venivano dal medio-oriente. I monaci erano devoti a Santa Marina per cui il centro prese il nome di Santa Marinella.
Durante il medioevo, l’area passò sotto il controllo dei Signori di Vico, degli Anguillara e degli Orsini e in questo periodo venne edificato il famosissimo castello attorno ad una delle torri di avvistamento. Nel castello è stato inglobata anche una antica chiesa paleocristiana dedicata alla martire Santa Severa da Pyrgi. Nel 1435, papa Eugenio IV concesse queste aree all’Ospedale di Santo Spirito in Sassia che le terrà fino alla fine dell’Ottocento. Nel 1887, l’ospedale di Santo Spirto vendette poi la tenuta alla famiglia Odescalchi e il principe Baldassarre realizzo una lottizzazione urbanistica che ha dato origine all’attuale centro balneare.
A Santa Marinella, Guglielmo Marconi conobbe sua moglie e istituì il Centro Radioelettrico Sperimentale del CNR dove sperimentò la radiotelefonia mobile, la navigazione cieca e la radio-localizzazione e costruì il primo prototipo di Radar. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il castello è stato una postazione militare tedesca. Oggi si viene a Santa Marinella anche per passeggiare nell’Oasi Naturale di Macchiatonda o per fare escursioni subacquee per la bellezza dei fondali. Il Castello è di proprietà regionale e ospita un ostello e un vivace centro culturale.
Da gustare la cucina romanesca arricchita da prodotti locali come il Carciofo IGP di Ladispoli e Pomodoro di Trevignano. Tra i formaggi si segnala il Caciofiore di Columella. Le particolarità di pesce comprendono invece gli Spaghetti con le Telline, le grigliate di pesce e cozze con la cicoria. Tutto annaffiato da Vino DOC Cerveteri e Tarquinia e IGT Costa Etrusco Romana mentre a fine pasto si deve gustare la famosa Sambuca.
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