“La Sapienza, come le peggiori aziende, per fare cassa, ha sanzionato più di mille studenti per errori nel pagamento delle tasse. Per un banale errore meccanico, se non addirittura per inefficienza del Caf, non è stato inserito correttamente l’Isee sull’ “infallibile” sistema di Infostud”. Questo è quanto si legge in una nota diffusa dagli studenti della Prima Università di Roma, che lamentano una sproporzione tra l’errore nel pagamento e la multa: “per un pagamento mancato di 40 euro, abbiamo subito multe di 2.400 euro”, proseguono gli studenti. Che, inoltre, sono stati “minacciati” del blocco della carriera universitaria e di recupero di credito coatto.
Questi stessi studenti, hanno iniziato uno sciopero della fame.
“Sottolineiamo che apparteniamo alle fasce più basse di reddito, dove il confine tra una fascia e l’altra è davvero labile. Questo imperdonabile errore per la Sapienza costa a noi duemila e 400 euro”.
Non solo. “Perdiamo i benefici rientrando nella fascia reddituale più alta, la 34 – dichiarano ancora – e siamo a rischio di denuncia penale per evasione fiscale, dichiarazione mendace ed eventuale recupero crediti”.
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