“Dovrei accoltellarti solo perché sei di Fratelli d’Italia”. La frase, pare con tanto di gesto mimato, ha scioccato i ragazzi di Azione universitaria che in quel momento stavano gestendo un banchetto informativo (autorizzato) nel cortile di Scienze politiche.
Ad una settimana dalle azioni violente tra studenti e polizia, seguite poi da una occupazione lampo della facoltà di Scienze politiche, le tensioni restano altissime.
Minacce ma anche episodi di aggressioni, continuano a susseguirsi tra i viali della Città Universitaria di Roma. L’ultimo episodio è avvenuto mercoledì pomeriggio ma si è reso noto solo nelle ultime ore.
Le parole dei ragazzi che hanno subito le minacce: “Eravamo seduti al nostro banchetto quando si sono avvicinati alcuni ragazzi molto più grandi di noi. Avranno avuto 35-40 anni e quasi certamente facevano parte dei collettivi dei centri sociali. Uno di loro aveva uno zaino dal quale spuntavano dei bastoni”.
Già a questo punto viene spontaneo chiederci perché avere dei bastoni nello zaino mentre si è all’università. Il racconto prosegue: “Sono venuti direttamente da noi e ci hanno chiesto: Siete i fascisti di Azione universitaria? Fate parte delle giovanili di Fratelli d’Italia?”. A quel punto, dopo l’ammissione di uno dei ragazzi che era lì di far parte di Fratelli D’Italia, la minaccia: “ Dovrei accoltellarti per questo motivo”.
A breve con ogni probabilità verrà formalizzata la denuncia del fatto alle forze dell’ordine di Roma.
Sulla scia di questo clima di estrema tensione, i ragazzi di Azione universitaria, hanno annullato un convegno, anche questo autorizzato, nella facoltà di Farmacologia.
Anche i banchetti informativi sono stati spostati dalla città universitaria verso le facoltà più esterne. Nei giorni scorsi infatti, i ragazzi che uscivano da scienze politiche con i volantini in mano di Azione universitaria sono stati bersagliati con delle palle fatte con carta bagnata.
Mentre le facoltà sono ad altissimo livello di tensione tra studenti, i collettivi si organizzano per venerdì 18 novembre.
In quella data la mobilitazione, che parte da Roma, si estenderà a livello nazionale. Gli studenti dei Collettivi e di Cambiare Rotta si sono incontrati al pratone dell’ateneo per un momento collettivo assembleare e per costruire le due iniziative. “Il 18 Novembre saremo nelle piazze di tutto il Paese.”
Alla manifestazione nazionale parteciperanno anche gli studenti delle scuole superiori. L’associazione “Rete degli studenti Medi” affida ai social la sua adesione a nome di quasi 40.000 studenti: “ Il nuovo decreto legge apparentemente legato solo ai rave party nasconde la legittimazione di azioni repressive e punitive anche nei confronti di svariati tipi di manifestazione”.
Mobilitazione annunciata, dunque contro il Governo ““Non possiamo permettere che si vada a ledere il diritto di manifestazione nel nostro Paese: c’è ancora tempo prima della conversione in legge, governo e parlamento agiscano!”
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