Sbarco di Nettuno, alla rievocazione vietate le camicie nere
Tra le divise italiane stop alla “X MAS” compreso il Battaglione Lupo o Barbarigo, presenti sul territorio all’epoca delle battaglie
Manca ormai poco alla commemorazione per gli eventi storici della seconda guerra mondiale. Ad ottanta anni di distanza dallo sbarco sulla costa di Anzio e Nettuno, in quella che è stata la prima della lunga serie di battaglie per la liberazione di Roma, sono state messe al bando le divise SS e le camicie nere.
Troppo alto il rischio di passare dalla rievocazione al reato di apologia. Per questo gli organizzatori della manifestazione storica, fissata per il 21 gennaio sulla spiaggia di Nettuno, hanno deciso di escludere alcune divise storiche «al fine di mantenere il rispetto e la dignità dell’evento».
Le divise proibite
Tra le divise italiane stop alla “X MAS” compreso il Battaglione Lupo o Barbarigo, presenti sul territorio nettunese all’epoca delle battaglie. Stop anche alle “Camice Nere” e alle “Milizie fasciste” di ogni tipologia.
Tra le divise tedesche, sparite le Schulz Staffeln (SS) «in ogni versione e tipologia, inclusi carristi; Divise Carristi in genere, anche se non SS; Gestapo; Camice Brune».
Gli organizzatori fanno sapere anche che «in caso di mancata osservanza, i rievocatori che non rispettano queste disposizioni saranno allontanati dall’evento. Ulteriori azioni potranno essere intraprese dalla Pro Loco di Nettuno o dal Comune di Nettuno a difesa della propria onorabilità nelle sedi opportune».
Apologia, rievocazione e polemiche
In una Italia sempre in bilico tra rievocazione e apologia, questa decisione serve ad evitare quanto accaduto durante la commemorazione ad Acca Larenzia solo pochi giorni fa e le cui polemiche non accennano a scemare. Non solo, nel 2019 a Nettuno una signora anziana si scagliò contro un gruppo di rievocatori in divisa nazista al grido di “Andatevene!” colpendoli con la borsa.
Se sia revisionismo storico oppure se ci siano delle fondate questioni di opportunità nel vietare certe divise è il tema di un grande dibattito che si consuma da sempre nel nostro Paese.
*Immagini dal documentario realizzato dal Comune di Nettuno