E’ ormai prossima la scadenza del pagamento dell’acconto dell’imposta Imu.
“Martedì 16 giugno oltre 20 milioni di italiani dovranno versare 11 miliardi di euro di Imu. Dal governo, impegnato nei defilé di Villa Pamphilj, non è arrivata nessuna apertura in merito ad una proroga di questi pagamenti.
Né è possibile attendere le votazioni dei nostri emendamenti al decreto rilancio sul rinvio della scadenza e sul dimezzamento degli importi. E questo perché l’appuntamento con lo Stato esattore giungerà prima del voto in Parlamento.
Il silenzio imbarazzato dell’esecutivo sull’argomento la dice lunga sulle tanto decantate intenzioni di questa maggioranza di avviare la riforma fiscale.
Speriamo in un soprassalto di ragionevolezza almeno per la dichiarazione dei redditi e per i versamenti di luglio”. Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.
Si avvicina la scadenza per il pagamento dell’acconto Imu 2020 e ai Comuni è stata data la possibilità di differire i termini di versamento dei tributi locali di propria competenza. La proroga della scadenza è limitata a quei contribuenti che si trovano in una situazione di difficoltà economica a causa dell’emergenza covid 19.
La Legge di Bilancio 2020 ha abolito l’ Imposta Unica Comunale (Iuc), che comprendeva Imu, Tasi e Tari, unificando le prime due e rendendo indipendente la Tassa sui rifiuti.
L’imposta deve essere versata dai possessori di immobili, aree fabbricabili e terreni, esclusi gli immobili adibiti ad abitazioni principali. Le abitazioni principali di lusso fanno un’eccezione, sono infatti obbligate al pagamento del tributo.
La nuova IMU 2020 mantiene l’esenzione per la prima casa, quella definita come abitazione principale, e per le pertinenze relative – garage, posto auto, cantine… – così come per gli immobili ad essa equiparati dalla legge o dal regolamento IMU comunale.
I soggetti tenuti al pagamento devono effettuare il versamento dell’imposta 2020 in due rate con scadenza 16 Giugno (acconto) e 16 Dicembre (saldo).
La prima rata 2020, che fino al 2019 era pari al 50% dell’imposta annua, è pari all’imposta dovuta per il primo semestre applicando aliquote e detrazioni dello scorso anno.
Sarà quindi sufficiente sommare quanto versato di Tasi 2019 in acconto a quanto versato di Imu 2019 in acconto. Il pagamento deve essere effettuato compilando l’F24, utilizzando i codici previsti per il versamento dell’IMU, rimasti invariati.
La seconda rata 2020 dovrà essere calcolata sulla base delle aliquote deliberate per l’anno in corso entro il 31 Luglio 2020, con conguaglio sulla prima rata (quindi imposta annua meno acconto).
(Com/Lum/ Dire)
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