Scappa dopo uscita dal carcere: rintracciato Luciano Porcari

Il 75enne, che ha finito di scontare 21 anni per aver sgozzato la ex, rintracciato a Bolsena da Polizia e Carabinieri

Era stato appena scarcerato dopo una condanna di 21 anni per omicidio e aveva pensato bene di far perdere le proprie tracce. L'oggi 75enne Luciano Porcari, salito alla ribalta delle cronache per aver ucciso, il 2 febbraio 1994, la sua ex compagna, all'epoca 27enne, è stato rintracciato da Polizia e Carabinieri a Bolsena, dopo che per 24 ore si era reso irreperibile. L'uomo ha violato la libertà vigilata e il contestuale obbligo di firma presso la questura di Terni, al quale è stato sottoposto dopo la scarcerazione, e avrebbe anche cercato di sviare le indagini, facendo in modo che fosse creduto in fuga verso Rimini. Non sono ancora chiare le cause che hanno portato Porcari a compiere questo gesto. Secondo alcune indiscrezioni, nella giornata di martedì avrebbe telefonato ai Carabinieri, dicendo di voler rivedere la figlia. La sua fuga è però durata poco più di 24 ore.

Del resto, il 75enne ha abituato in passato a comportamenti tanto imprevedibili, quanto pericolosi. Nel caso dell'uccisione della ex compagna, tutto era nato per la decisione del Tribunale dei minori di Perugia di affidare la figlia Carlotta, che nel 1994 aveva 3 anni, alla madre Roberta Zanetti. Porcari, a seguito di quella decisione, perse la testa e raggiunse nella cittadina umbra di Castel Viscardo (vicino Orvieto) la donna, in quella che era fino a poco tempo prima la loro casa. Dopo aver sparato alla suocera, ferendola, l'uomo si barricò in casa con la ex e la figlia. Iniziò una trattativa con le Forze dell'Ordine, che non riuscì, purtroppo, a evitare che Roberta Zanetti venisse brutalmente sgozzata.

Ma a dir la verità, Porcari si era segnalato già 17 anni prima, quando dirottò un volo Boeing dell'Iberia diretto a Madrid partito da Siviglia, minacciando di possedere una bomba che avrebbe potuto distruggere l'aereo. Anche in questo caso vi erano di mezzo le sue vicende sentimentali, dal momento che reclamava i due figli avuti da una donna della Costa d'Avorio. L'uomo fu arrestato, dopo aver tenuto in ostaggio i passeggeri per quasi tre giorni.

Dopo essere uscito dal carcere si rifece una vita, iniziando la relazione con la Zanetti ma alla fine, evidentemente, la sua indole violenta si è manifestata nuovamente, fino ai tragici fatti del 1994. L'ultima peripezia l'ha vissuta in questi giorni. Ora dovrà tornare a Terni, per rispettare le misure di sorvegliana speciale e libertà vigilata alle quali è stato sottoposto alla fine della pena scontata in carcere. 

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