Dopo gli anticipi di ieri sera che hanno sancito la vittoria della Roma sull'Empoli e il pareggio tra Milan e Torino, l'8^ giornata di serie A ha continuato a dar spettacolo. Si è appena conclusa la sfida del Mapei Stadium che metteva di fronte Lazio e Sassuolo. I biancocelesti, reduci da quattro vittorie consecutive, coppa compresa, vogliono riprendersi il secondo posto, sottrattogli ieri dalla Roma. Pioli, dati i tanti infortuni, deve completamente rivoluzionare il centrocampo schierando Cataldi e Onazi e Milinkovic-Savic. Il Sassuolo cerca conferme, ma soprattutto vuole rifarsi dopo la sconfitta rimediata in trasferta con l’Empoli, prima della sosta per le qualificazioni degli Europei 2016.
Partita subito calda con il Sassuolo che, alla prima incursione, trova un calcio di rigore al 5’ minuto fischiato dall’arbitro Guida per un fallo di Lulić che si dimentica di Cannavaro in area di rigore e nel tentativo di contrastarlo lo atterra: penalty e giallo per il giocatore biancoceleste. Sul dischetto si presenta Berardi che piazza il pallone all’incrocio dei pali, Marchetti intuisce il lato ma non può nulla. La Lazio non ci sta e un minuto dopo, su un cross dalla destra, svetta Milinkovic-Savic nell’area piccola, ma il pallone scheggia l’incrocio dei pali con Consigli immobile. La partita è subito fiammante e i ritmi si mantengono alti; le due squadre si affrontano a viso aperto e la Lazio cerca di sfondare centralmente, ma subisce le ripartenze del Sassuolo che sfrutta la velocità degli esterni Sansone e Berardi. Al 32° minuto, ancora Savic ha l’occasione per il pareggio: prima vince il duello fisico contro Vrsaljko, poi da posizione defilata prova il colpaccio, ma Consigli si fa trovare pronto e respinge in calcio d’angolo il pallone. All’intervallo, dopo un bel primo tempo, si torna negli spogliatoi con il risultato di 1-0.
Nel secondo tempo, Pioli aumenta il carico offensivo sostituendo Onazi e proponendo Keita Balde. La partita rimane vivace e le due compagini si danno battaglia non riuscendo però a trovare la via del gol. Al 59’, però, il Sassuolo raddoppia: cross arretrato dalla destra di Vrsaljko, Sansone prima e Basta poi mancano il pallone, ma Missiroli, da pochi passi, è molto veloce nell’anticipare Milinkovic-Savic e spedire il pallone alle spalle di Marchetti. La Lazio è in confusione e, 3 minuti dopo, rischia il game-over con Falcinelli che punta l’uomo al limite dell’area di rigore: il numero 9, ex Perugia, prova il sinistro ad effetto, ma la palla si stampa sulla traversa con l’estremo difensore laziale che può solo guardare il pallone. Quando gli ospiti sembrano gettare la spugna, al 67’ riaprono il match: Keita trova F. Anderson al centro dell’area di rigore, dimenticato da Cannavaro, il brasiliano stoppa il pallone e si ritrova a battere un rigore in movimento. Consigli da una parte e il pallone all’angolino basso. Le Aquile ritrovano coraggio e sempre Keita, mossa azzeccata di Pioli, prova a pungere la difesa e il portiere degli emiliani che si fanno trovare pronti. Le due squadre, quindi, rompono gli equilibri e cercano di trovare il gol ma le due difese chiudono bene gli spazi. Nel finale viene espulso Cataldi della Lazio, per doppia ammonizione. Triplice fischio che regala la vittoria ai neroverdi, la Lazio manca, quindi, l’occasione di riagganciare e sorpassare la Roma in classifica, facendosi scavalcare dal Napoli e proprio dal Sassuolo.
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