Solo venerdì scorso, in occasione della seconda giornata di presidio contro la chiusura di Scuola Viva Onlus, il presidente Zingaretti aveva fatto sapere che il Centro avrebbe riaperto nel giro di una settimana – “Scuola Viva è salva”, aveva scritto il presidente della Regione sul suo profilo Facebook.
Insomma, da venerdì scorso, sembrava che il percorso dovesse essere tutto in discesa. C’era stata anche una riunione in Regione con la Protezione Civile per mettere a punto un piano straordinario di evacuazione per Scuola Viva.
Invece, a quanto pare, ci sono ancora alcuni ostacoli burocratici ad arrestare la corsa verso la riapertura.
Per questo, stamattina alcuni rappresentanti di Scuola Viva, tra genitori e operatori, accompagnati da rappresentanti della UIL, si sono ritrovati sotto la sede della Regione Lazio, per chiedere un incontro.
Incontro accordato: a ricevere la delegazione composta di 2 genitori, 2 lavoratori e 1 rappresentante della UIL, il dottor Schiavetti.
Dall’incontro – come ci riferiscono Letizia Lanni (educatrice del Centro), Paolo Macoratti (genitore di un paziente) e Barbara Boccardo (educatrice del Centro) – è emerso che i problemi strutturali (quelli legati alle problematiche emerse di recente –dopo 40 anni di attività– dovuti alla vicinanza al Tevere) sono facilmente risolvibili, anche nel giro di un paio di giorni. Per quanto riguarda altri problemi burocratici, ovvero quelli relativi all’adeguamento di alcuni parametri minimi del personale, bisogna attendere il parere favorevole della Asl.
A detta dei referenti presenti all’incontro, anche questo problema è facilmente risolvibile. Bisogna solo capire le tempistiche per il rilascio del parere.
“Da parte della Regione – fanno sapere – abbiamo notato buone intenzioni: la volontà di riaprire il centro c’è. Non appena arriverà il parere, la Regione con decreto immediato sancirà la riapertura di Scuola Viva”.
“Speriamo solo che il parere giunga nel minor tempo possibile – dice Letizia Lanni – i tempi di riapertura devono essere brevi. Entro lunedì speriamo che i cancelli di Scuola Viva riaprano”.
Se così non dovesse essere, ci informa Paolo Macoratti, le proteste riprenderanno, per fare in modo che si giunga ad una decisione definitiva. E in tempi brevi. La Asl (RMD, ndr), quindi, torna ad essere il referente principale di genitori e operatori. “Attendiamo un paio di giorni – spiega Paolo – Poi verificheremo il da farsi”.
Anche la Regione, da quanto si apprende, farà a sua volta pressione sulla Asl. “Ora dipende tutto da loro”, dicono i genitori presenti al presidio sotto la Regione.
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