L'ennesima aggressione e rapina avvenuta lo scorso 20 luglio a Roma ai danni di un tassista romano. Precisamente la terza in una settimana denunciata alle Forze dell'Ordine. E a quanto raccontato dalle vittime, il modo di agire dei malviventi è lo stesso. “Se ti taglio ti infetto!” – è stata la frase pronunciata in tutti e tre gli episodi.
“Ho ricevuto la chiamata alle 16.50 – racconta Daniele Masullo, tassista romano, la vittima della terza aggressione – Così sono andato a prendere il cliente in via dei Savorgnan 8, zona Tor Pignattara. Arrivato sul posto il cliente non è uscito dal civico indirizzato, ma mi è venuto incontro a piedi dalla strada. E' un trans altro circa 1,75 capelli ricci e legati dietro con una coda. Sembrerebbe colombiano con occhi un pochino fuori dalle orbite (occhi a palla) un po' butterato sul viso… Vestito con jeans scoloriti e maglietta nera con collo a V. Una volta salito in macchina il cliente mi ha chiesto di portarlo in via Casilina. Durante il tragitto mi indicava delle stradine poco frequentate e infine mi ha fatto ritornare nella via di partenza, solo al civico num. 88/89. A questo punto mi sono insospettito. Il “cliente“ dopo avermi chiesto quant'era la spesa del giro è salito sul sedile davanti ed ha allungato la mano per sfilare le chiavi dal cruscotto. Ho cercato di fermarlo e a questo punto lui ha tirato fuori il coltello e puntandomelo sul collo ripeteva in continuazione: “Se ti taglio ti infetto!”. Io, però, non ha perso la lucidità e reagendo di scatto sono riuscito a disarmare il rapinatore e buttare il coltello fuori della macchina".
“C'era anche un signore nelle vicinanze che ha assistito a tutta la scena. Ho gridato, ho chiesto 'aiuto, ma lui ha fatto finta di nulla e se ne andato con il proprio cane” – aggiunge il tassista.
Pensando al possibile secondo attacco dell'aggressore Daniele è uscito dal suo taxi per recuperare il coltello che si trovava a pochi metri di distanza. A tal punto si sono trovati passare vicino alla autovettura due bambini con la loro mamma e per non spaventarli ha rinunciato a rincorrere il suo aggressore che, nel frattempo, approfittando della confusione è riuscito ad aprire il portaoggetti e rubare il portafogli. “C'erano 270 euro di cui 120 dedicati alla beneficenza per l'associazione Taxi Roma Capitale. Ed è quello che mi dispiace di più”- conclude il suo racconto Daniele.
A tutti i tassisti vittime sono arrivati i messaggi di sostegno da parte dei colleghi, sindacati e gli stessi clienti. Ma come sempre anche in questa occasione quello che manca sono le istituzioni che dovrebbero garantire la sicurezza per svolgere un servizio pubblico.
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