Segni, il sindaco Moffa: “Rimuovo le antenne abusive per rispetto della salute dei cittadini”
L’ordinanza chiede la demolizione e la rimozione delle strutture con la possibilità di dislocarle in un’altra area che l’amministrazione ha individuato
Segni (Roma), è uno splendido borgo di 9 mila abitanti a 668 metri sul livello del mare. Un territorio che si presta da anni a essere sede di antenne e apparati ricetrasmittenti di radio, tv e telefonia mobile. Impianti da sempre al centro di mille discussione all’interno della comunità locale.
Notizia di oggi è che il sindaco di Segni, Silvano Moffa, ha disposto con un provvedimento ad hoc la rimozione delle antenne abusive di tutti gli impianti di trasmissione e comunicazione elettronica ubicate in località Pianillo: “Lo dobbiamo ai cittadini e al rispetto di un’area di alto valore paesaggistico e archeologico” spiega il sindaco”.
Un provvedimento, quello dell’amministrazione Moffa, volto, secondo le parole del primo cittadino, a valorizzare il territorio di Segni e a tutelarne l’alto valore ambientale e paesaggistico. Con un’ordinanza ad hoc, la numero 23 del 2024, il sindaco Silvano Moffa ha disposto la rimozione di opere e strutture ospitanti apparati ricetrasmittenti di comunicazione elettronica ubicate in località Pianillo.
Le antenne abusive e prive di autorizzazione dislocate in quell’area, considerata una delle più importanti a livello paesaggistico dell’intera città di Segni e di tutta l’area circostante, dovranno essere rimosse entro tre mesi, con una scadenza a fine giugno 2024, per essere ricollocate in un’altra area che l’amministrazione ha già individuato.
“L’ordinanza era assolutamente necessaria e urgente – spiega il sindaco Moffa. Per troppo tempo si è tollerato la presenza di queste strutture con apparati ricetrasmittenti di comunicazione elettronica in questa zona di Segni particolarmente pregiata dal punto di vista paesaggistico e sotto tutela archeologica. Ma c’è anche e soprattutto un problema di tutela della salute pubblica perché le onde elettromagnetiche in quell’area sono particolarmente nocive.
L’ordinanza interviene chiedendo la demolizione e la rimozione di queste strutture con la possibilità di dislocarle in un’altra area che l’amministrazione ha già individuato. Voglio anche sottolineare che questi apparati sono privi di autorizzazione e non hanno un provvedimento amministrativo comunale che li legittimi, quindi l’ordinanza non solo era urgente ma era assolutamente indispensabile”.
L’ordinanza tiene conto del Decreto emanato dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali del 1980 e del Decreto del Ministero della Cultura 191 del 9 agosto 2023, con cui sono stati dichiarati di “interesse culturale particolarmente importante”, alcuni immobili e aree pertinenti al complesso monumentale dell’acropoli della città di Segni, con conseguente sottoposizione delle medesime alle disposizioni di tutela archeologica contenute nella normativa vigente.
Foto dalla pagina Segni News