Segni, intervista all’ex Sindaco Maria Assunta Boccardelli
I malumori all’interno della maggioranza dettati dai problemi di partito. “Un burattinaio” e “Consiglieri vigliacchi”
Ritornando alla conferenza pubblica del 27 gennaio scorso tenuta dall’ex Sindaco di Segni Maria Assunta Boccardelli e dalla squadra di governo, Rinaldi, Carabella, Barlomei e Pieratti, abbiamo incontrato l’ex primo cittadino per un’intervista.
Maria Assunta Boccardelli si era accorta di qualche malumore all’interno della maggioranza prima delle dimissioni della Vittori e del successivo componimento del Gruppo Misto?
Assolutamente sì. C’era insoddisfazione nei rapporti interpersonali, anche nell’ambito dello stesso partito (PD). A inizio legislatura ho cercato di dividere i compiti separando tra i Consiglieri: Assessorato alla cultura e associazionismo a un Assessore e delega ai beni culturali a un Consigliere. All’inizio sembrava andar tutto bene. Però, dopo le mie vacanze, tra i due sono sorti contrasti nell’importanza dei ruoli. Con le dimissioni dell’Assessore Gizzi, a un anno circa dalle elezioni, si pretendeva che io rimodulassi la formazione della Giunta e non che si procedesse con la nomina a scorrimento, come invece si era convenuto, tenendo conto dei voti espressi dall’elettorato. Ho nominato Bartolomei procedendo con e i malumori sono rimasti. Ho cercato di dare più incarichi ai Consiglieri, anche perché il territorio di Segni è vastissimo (diviso in centro storico e piana) e quattro Assessori sono pochi per governarlo.
Il Consigliere preposto ai beni culturali ha rimesso la delega, anche da capogruppo, e per di più anche da segretario del PD. Successivamente per renderlo partecipe alla vita amministrativa, per coinvolgerlo gli ho affidato l’incarico di Consigliere di Amministrazione del Gal. Dapprima ha accettato, poi si è dimesso. Al Consigliere Guidi ho affidato la risoluzione del problema delle antenne, ma nulla ha fatto. Salvitti, delegato al commercio, era incaricato di risolvere i problemi del mercato, problemi che ho dovuto risolvere personalmente. Non so, ma sembra che tutto questo fosse stato programmato. Ci hanno accusato di averli esclusi, di fare degli errori. Si trattava solamente di errori di procedura amministrativa. Ad esempio il problema delle affrancazioni lo hanno strumentalizzato. Noi volevamo dare in affitto, non vendere, a un agricoltore e poi agli altri, i terreni di proprietà comunale. Abbiamo anche rinominato l’Avv. della precedente Amministrazione per occuparsene. Per motivi di salute non sono stata presente al Consiglio Comunale e hanno votato un affitto di soli cinque anni che non è regolare (deve essere almeno di 15 anni), così la controparte non ha accettato e quel signore si gode il terreno senza pagare un euro. E’ questo quello che volevano?
Ho cercato di mediare all’interno del PD, pur non essendo il mio Partito, senza dare né ragioni né colpe. Non ci sono riuscita. Hanno costituito il Gruppo Misto perché non condividevano l’azione della Giunta che, secondo loro, ha lavorato male e si sono messi su un piedistallo assumendo il compito di controllori, senza collaborare. Noi non siamo mica delinquenti! Mi hanno chiamato ad assumere l’incarico di Sindaco perché persona nota e stimata pensando di fare come volevano loro, ma questo progetto non gli è riuscito. Ho tanto insistito per farli rientrare in maggioranza, ma mi hanno risposto di no. Guidi ha anche rifiutato l’incarico di Assessore al bilancio, sempre procedendo con lo scorrimento dei voti.
Mi sono allora consultata con la minoranza, che come noi, non erano d’accordo a far venire il Commissario a Segni. Ho iniziato le consultazioni e tutti erano propensi a lavorare per costruire un programma di governo unitario, senza poltrone. Il giorno prima che ritirassi le mie dimissioni ho convocato tutti i Consiglieri, volevo guardarli negli occhi, invece sono venuti solo i capigruppo e ciò è indice di vigliaccheria e poco rispetto. Ferretti, delegato dalla Iannucci, con tono arrogante ha detto che volevano loro erano tre gruppi e che quindi volevano tre Assessorati; io e i Consiglieri di maggioranza siamo rimasti allibiti. Poi Ferretti è uscito seguito dalla Vittori, senza dirmi neanche un ciao. Gianfranco Boccardelli era disposto a mediare. Il giorno dopo, appesa a quel filo di speranza, rimetto le mie dimissioni, ma quella sera stessa verso le 23:00, un Consigliere mi ha fatto i nomi delle persone che dovevo mettere in Giunta; qualsiasi altra proposta non l’avrebbero accettata. Ho capito che erano persone poco serie. Tutto questo a me dispiace tanto per il paese.
Non dimentichiamo che è in corso una denuncia; qualcuno si è permesso di firmare dei contratti e degli atti al posto mio, per svilirmi.
Cosa farà adesso Maria Assunta Boccardelli?
Non faccio nulla. Alle prossime elezioni mi schiererò contro tutte queste persone, che sicuramente dietro hanno un burattinaio. Mi si accusa di non aver comunicato le dimissioni della Vittori, ma era già uscito sui giornali un suo comunicato stampa. Negli uffici del Comune di Colleferro sapevano delle dimissioni della Vittori prima che lo venisse a sapere il Comune di Segni. Pensavo di lavorare con persone competenti, invece, sono caduta nella loro trappola.
Maria Assunta Boccardelli ha dei rimpianti?
Il rimpianto è di aver creduto troppo in queste persone. Per 15 anni sono stata all’opposizione, ma mai mi sono espressa con questa cattiveria e violenza verbale. Dopo aver esposto le mie osservazioni in Consiglio si cenava insieme. Esisteva lo spirito collaborativo per il bene del paese.
Cosa augura al prossimo Sindaco?
Di avere una squadra coesa, che non si vada avanti solo per compromessi o per accaparrarsi posti di lavoro. Personalmente non ho mai chiesto favori, né li ho ottenuti dalla politica, ma oggi si va avanti solo per compromessi.