Categorie: Cronaca

Segni,nella sala polifunzionale convegno sulla coltivazione della canapa

Si è tenuto questa mattina, 17 giugno, a Segni, presso la sala polifunzionale, l’incontro promosso dall’assocaizone culturale “Lazio Canapa”: l’intento è quello di creare un nuovo mercato con filiera locale, grazie agli oltre 25mila prodotti ricavabili dalla coltivazione e la trasformazione di questa pianta. L’associazione ha coinvolto in prima pesona i contadini, i produttori, le aziende, le università, istituzioni affinché il progetto maturi con il progresso tecnologico, scientifico, legislativo e culturale. “Nell’annata agraria 2017 sperimentermo la coltivazione di diverse varietà di canapa futura 75, finola e uso 31, in modo da poter studiare quale tipologia di pianta si adatta meglio alle condizioni pedoclimatiche del Lazio e da poter fornire interessanti dati concreti per il futuro – spiega il Presidente di Lazio Canapa, Yuri Vani – I terreni sono stati messi a disposizione dai contadini, soci di Lazio Canapa. Il progetto prevede la coltivazione sperimentale, di 18 ettari di terreno in cannabis sativa nel territorio della Regione Lazio. 10 ettari da Segni azienda agricola Gaetani”.  

L’incontro è stato patrocinato dall’Amministrazione, presenti gli Assessori Rinaldi, Carabella e Bartolomei. Assente per motivi di salute il Sindaco Maria Assunta Boccardelli che ha inviato una lettera all’asscociaizone organizzatrice: “Dispiaciuta di non poter presenziare questo impotante convegno porgo i miei saluti a tutti i partecipanti, agli organizzatori. Un sentito ringraziamento a Costantino (tesoriere Lazio Canapa) che sta vivendo questa iniziativa con grande passione e impegno. Un plasuo al consiglio regionale del Lazio per aver emanto la legge finalizzata alla coltivazione della Canapa a scopo industriale, alimentare e firodepurativa. A tal propostivo vorrei ricordare, come si evince da fonti storiche, che già nel XII secolo nel territorio segnino denominato ‘canapina’, lungo il fiume Sacco veniva coltivata la canapa per ricavare fibre tessili. Lo statuto segnino descrive la coltivazione delle terre ‘di là e di qua del fiume’ e le canpaie crescevano rigogliose dando all’ambiente un aspetto di salubrità e ricchezza agricola. Oggi, il ritorno alla coltivazione della canapa oltre a essere un ‘ricorso storico’ è un recuper della nostra tradizione e una esigenza per rendere salubre l’ambiente e per dare a tutti ina importante opportunità lavorativa”.

A intervenire: Luca Morazzano, Alessandro Palumbo (azienda Hemp Farm Abruzzo), Yuri Vani “Presidente Lazio Canapa), Rachele Invernizzi (Presidente di South Hemp Tecno Puglia), Costantino di Pietrantonio (tesoriere Lazio Canapa), Francesco di Toppa (farmacista), Carla Bertini Nazareno Tortù (Presidente di Edilcanapa Abruzzo).

Lazio Canapa, con sede a Prossedi (LT), è un’associazione culturale nata nel 2016, con lo scopo di rivalutare, tutelare e diffondere la coltivazione della cannabis sativa e il suo impiego nei vari settori produttivi. Lazio Canapa intende promuovere un progetto, innovativo e sostenibile , di ‘’filiera della cannabis’’, attraverso la coltivazione e la trasformazione della pianta in tutta la regione Lazio. L’associazione  intende valorizzare quelle caratteristiche che rendono la coltivazione della cannabis di particolare interesse per la salvaguardia dell’ambiente e delle condizioni di vita e lavoro dell’uomo. Lazio Canapa intende perseguire i propri scopi, attraverso le seguenti azioni: 1) Promuovere la coltivazione della canapa e la sua trasformazione, attraverso un progetto ‘’pilota di filiera corta’’; 2) incentivare  l’impiego  e  il  consumo  finale  di semilavorati  di  canapa  provenienti  da  filiere   prioritariamente locali; 3) sviluppo  di   filiere   territoriali   integrate   che valorizzino i risultati della  ricerca  e perseguano  l’integrazione locale e la reale sostenibilita’ economica e ambientale; 4) produzione  di  alimenti,  cosmetici,   materie   prime biodegradabili e semilavorati innovativi per le industrie di  diversi settori; 5) Studio per la realizzazione di opere  di  bioingegneria,  bonifica  dei terreni, attivita’ didattiche e di ricerca.

Il Dottor Francesco Di Toppa in particolare si è soffermato sulle proprietà della canapa: “Quando pensiamo alla canapa, pensiamo all'industria tessile, che dalla canapa ricava vestiti e borse, oltre alla celebre cannabis. Quest'ultima deriva da specie di canapa con alto contenuto di THC (tetraidrocannabinolo), la sostanza psicoattiva che è il principio attivo della cannabis. Tuttavia esistono molte altre specie di canapa con un contenuto di THC molto ridotto, che permettono di usufruire dei superpoteri di questa pianta anche a livello alimentare. Sì, perché i semi di canapa sono un superfood! Contengono: grandi quantità di proteine nobili (ossia raccolgono tutti gli amminoacidi essenziali al corretto funzionamento del corpo umano), numerose vitamine, tra cui A, E, B1, B2, PP, C..; sali minerali come ferro, calcio, magnesio, potassio, fosforo. La maggior parte dei grassi è costituito da omega3 ed omega6 e sono presenti anche la lecitina, che aiuta il metabolismo dei grassi e numerosi fitonutrienti. I semi di canapa hanno incredibili proprietà terapeutiche: posseggono proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti rinforzano il sistema nervoso combattono diverse malattie respiratorie (asma, sinusite, tracheite), della pelle (eczemi, acne), cardiovascolari, colesterolo, artrosi e arteriosclerosi.

Questi semi possono essere utilizzati in cucina in svariati modi: per arricchire insalate, preparare pane, pasta e biscotti, ma anche pesti e salse. Macinandoli finemente, si ricava la relativa farina di canapa. Inoltre dai semi di canapa si ricava un pregiato olio, usato per condimenti a  crudo, o per profumare un piatto dopo la cottura. E' possibile produrre in casa anche il latte di canapa: è sufficiente frullare 1 parte di semi e 3 parti di acqua. E per dare maggior sapore a questo frullato puoi aggiungere altri supercibi, come l'olio di cocco, lo sciroppo d'acero, miele o cacao crudo. E se temi la presenza di THC, beh considera che per sentirne gli effetti dovresti bere dai 5 ai 9 litri di olio al giorno! 🙂 Infatti la marjuana contiene cannabinoidi in quantità elevate (intorno al 10-20%) mentre la canapa coltivata per uso alimentare ha un contenuto di THC inferiore allo 0,2%”.

 

 

Manuel Mancini

Giornalista, editore e direttore editoriale della rivista "Notizie del Cuore"; promotore di iniziative legate alla cultura, le tradizioni e lo sport, tra cui rassegne letterarie, festival giornalistici e incontri con personalità autorevoli. Scrive di cronaca e attualità.

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