Sulla questione rifiuti interviene anche il gruppo regionale di Sinistra Ecologia Libertà: "Abbiamo presentato tramite il Consigliere regionale Gino De Paolis la mozione per difendere il territorio e rivedere la questione della discarica di Cupinoro" – è quanto si è appreso in una nota.
Proprio De Paolis ha spiegato che "con quest'atto concordato con i cittadini del territorio, vogliamo sottoporre all’attenzione della Regione la questione di Cupinoro ed in particolare chiediamo l’impegno a modificare il Piano di Gestione dei Rifiuti approvato dall’allora Giunta Polverini, ripristinando gli Ato della Regione in base alla contiguità dei comuni e quindi rimettere in discussione l'esistenza del sito stesso di Cupinoro".
Il coordinatore Sel di Cerveteri, Roberto Giardina, auspica un'inversione di tendenza rispetto al passato: "Abbiamo bisogno, specialmente dopo i fatti giudiziari emersi, che la Regione dia un forte segno di discontinuità. Siamo sicuri che un cambio di rotta è già stato avviato per non ripetere mai più il modello Malagrotta, e che la priorità sia il processo di reciclo e riuso e soprattutto sia ribadito il principio di responsabilizzazione di ogni territorio per la gestione dei propri rifiuti".
Il coordinatore Sel di Lago di Bracciano, Giuseppe Girardi, ha sottolineato come "il territorio e i suoi cittadini sono ormai stanchi di incertezze e di decisioni provvisorie che diventano definitive. Nella Mozione presentata in Regione c’è quindi anche l’impegno a favorire e promuovere l’indispensabile coinvolgimento dei cittadini, nelle analisi preventive e nelle scelte, quale elemento prioritario e qualificante della politica sui rifiuti del governo regionale e la richiesta di istituzione del Comitato per la Trasparenza e Partecipazione".
"Con quest’atto – ha concluso De Paolis – intendiamo escludere in ogni modo che la discarica di Cupinoro possa essere il sito dove conferire i rifiuti di Roma Capitale, anche in situazioni transitorie; mettere in campo tutte le azioni necessarie a salvaguardare la salute dei cittadini e l’integrità e la qualità del territorio; assicurare che in tempi strettissimi siano avviate le attività di bonifica e messa in sicurezza della discarica per la sua gestione post mortem; assicurare, mettendo a disposizione risorse ad hoc, che in tempi rapidi siano avviate le attività per una analisi dello stato dell’ambiente per verificarne i livelli di inquinamento e che sia avviata una adeguata indagine epidemiologica relativa alla insorgenza di malattie, in particolar modo di tipo tumorale, anche al fine di valutare la loro dipendenza dalla presenza della discarica e dalla sua gestione".
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