Selvaggia Lucarelli elogia il Green Pass francese: “Resta a casa chi non si vaccina”
Ma Selvaggia Lucarelli ha informazioni scientifiche che dimostrino che le varianti siano diffuse dai non vaccinati?
Il Post illogico di Selvaggia
Sarà capitato anche a voi, come cantava Raffaella Carrà, di leggere un recente post sul profilo Facebook di Selvaggia Lucarelli nel quale la giornalista, ex dama del pettegolezzo, ha elogiato la linea del Governo francese che vuole “punire” i renitenti al vaccino, vietando loro di andare al ristorante o prendere il treno. Nel suo post Selvaggia, mai nome fu più appropriato, ha ululato: “Linea francese subito. Non ho più intenzione di sacrificare la mia vita, il mio tempo, la mia libertà e l’adolescenza di mio figlio… per chi rifiuta di vaccinarsi. Questa volta ve ne restate a casa voi, non noi”.
Categorica. Ma anche illogica.
Le amnesie di Selvaggia
Forse non ricorda che quando siamo stati a casa non è stato per colpa dei non vaccinati ma del lockdown imposto dal Governo in situazione di emergenza. Forse non sa che anche nei Paesi – vedi Israele – dove l’intera popolazione è stata obbligata a vaccinarsi, come Selvaggia vorrebbe che avvenisse anche in Italia, il virus, per via delle successive e prevedibili varianti torna a dilagare. Dunque, non c’è nessuna responsabilità dei non vaccinati se il virus torna a circolare. Anzi, questa è la conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che anche vaccinando tutti non saremmo al sicuro. Non lo sarebbe nessuno: né i vaccinati, né i resistenti né l’adolescenza del figlio di Selvaggia.
Inchiodata da una domanda
Saremmo molto grati alla Lucarelli, se volesse invece rispondere a una domanda banale: lei ha informazioni scientifiche o dati statistici che dimostrino che le varianti siano diffuse dai non vaccinati? Se così fosse il suo desiderio di perseguire gli untori potrebbe avere un senso. Ma queste prove non esistono. E sarebbe stato meglio se la Selvaggia, prima di aprire bocca, si fosse minimamente documentata. Il dilagare delle varianti: alfa, epsilon, gamma o come diavolo si chiamerà la prossima, dimostra purtroppo che questa smania di costringere tutti a vaccinarsi non ha molto senso.
Chi rischia davvero?
Qualche esperto sostiene che al presentarsi delle varianti i vaccinati dovrebbero – il condizionale impera su questi argomenti – correre meno rischi dei non vaccinati. Speriamo sia vero. Riassumiamo dunque come stanno le cose: i vaccinati non possono (o non dovrebbero) correre più rischi per il Covid originario, dal quale sono protetti dal vaccino. I vaccinati non dovrebbero correre grossi rischi per le varianti, dai quali, secondo gli esperti, sarebbero “abbastanza” protetti dal vaccino già fatto. Ma se le cose stanno così, chi sono quelli che rischiano davvero? I non vaccinati i quali, sempre secondo gli esperti, potrebbero essere contagiati persino da quelli che hanno fatto il vaccino.
Il Diritto Costituzionale della minoranza
E dunque gentile, si fa per dire, Selvaggia, che problema ha contro i non vaccinati che espongono al rischio solo se stessi? Sono ormai una minoranza e non saranno certo loro a provocare un nuovo lockdown. Sono persone che, dopo essersi documentate, nel timore di possibili effetti collaterali del vaccino, immediati e soprattutto futuri, hanno scelto di non vaccinarsi. E’ un loro diritto, riconosciuto dall’art.32 della Costituzione italiana, democratica e libertaria.
Democrazia a geometria variabile
Lo stato democratico piace ai selvaggi solo quando garantisce loro di fare i propri comodi. Speriamo che alla nostra Lucarelli non piaccia solo se può andarsi a divertire in discoteca o al ristorante. In ogni caso, non sarebbero certo i non vaccinati a limitare le sue libertà. Quindi perché ce l’ha tanto con loro?
Come in “Bastardi senza gloria”
Viene in mente l’agghiacciante dialogo tra il nazista cacciatore di Ebrei ed il contadino francese, all’inizio del film “Bastardi senza gloria”. Alla precisa domanda del contadino, la canaglia nazista risponde: “Perché uccido gli Ebrei anche se non mi hanno fatto nulla? Per la stessa ragione per la quale lei ucciderebbe un ratto se lo trovasse dentro casa sua. Il ratto non le ha fatto nulla, ma lei lo vuole uccidere comunque”. Semplice no?
Curarsi dalla codardia
I ratti sono oggi coloro che non vogliono vaccinarsi? Sono nemici anche se non rappresentano alcun pericolo per nessuno se non, forse, per sé stessi? Vanno rastrellati, stanati, deportati, segregati e magari eliminati? Viene il sospetto che questa pretesa sia il frutto della codardia. Della paura di non essere protetti nemmeno dal vaccino che si vorrebbe imporre a tutti. Ma se ha tutta questa paura è lei che deve stare a casa e aver cura di sé.
Finalmente qualcuno che sa rispondere alla Lucarelli. Io non mi sono vaccinato né ho intenzione di farlo per esercitare quello che ho trovato nei miei studi di filosofia, conclusi con la Lode: l’esistenza e l’accettazione di opinioni diverse, discordanti e finanche opposte (ragion per cui non disprezzo i vaccinati). E soprattutto l’esistenza e l’accettazione del libero arbitrio.