A pochi giorni dalla sentenza storica che, grazie al giudice del lavoro, ha reintegrato in servizio Adele Passerini, infermiera professionale di Velletri, rea di avere rifiutato il vaccino, abbiamo incontrato il suo difensore per conoscere le sue strategie.
L’ Avvocato David Torriero del Foro di Roma, che ha assicurato un primo successo alla ricorrente, è ormai divenuto il punto di riferimento di molti medici e operatori sanitari nella stessa situazione.
Avvocato lei crede che nella prossima udienza la decisone del giudice a favore della operatrice sanitaria possa essere riconfermata?
‘’E’ la prima ricollocazione in ambito sanitario di una lavoratrice senza vaccino. La notizia è rimbalzata a livello nazionale sui quotidiani perché è un primo segnale positivo. Il Dl presenta varie criticità’’.
Questo provvedimento del giudice del lavoro a quali altre tappe andrà incontro?
E’ un provvedimento che ha dalla sua la forza di essere un atto cautelare, pronunciato da un giudice senza un contraddittorio della ASL 6, senza la Costituzione da parte dell’ Azienda Sanitaria. Gli eventi futuri sono incerti, ma ai primi di dicembre ci sarà una nuova udienza in cui probabilmente la Asl si costituirà e porterà avanti le proprie ragioni.
Non teme che possano cambiare il giudice?
A dicembre ci sarà sempre lo stesso giudice che si attiene al diritto; che si è convinto delle nostre rimostranze e che ha emesso il provvedimento nel quale crede.
Il giudice applica le leggi, ma nell’interpretazione delle norme ci potrebbe essere un margine di soggettività?
Senza dubbio. Ma il ricorso era completo nelle sue parti ed ha convinto in base a fattori giuridici quali norme e principi di carattere costituzionale.
Secondo lei grazie a quali elementi avete vinto?
Oltre all’analisi del decreto, vi sono i principi costituzionali che rappresentano l’aspetto fondamentale e riguardano il diritto al lavoro. Pertanto si collocano in una gerarchia superiore rispetto alle disposizioni di legge attuali.
Questo precedente potrebbe riverberare sugli altri sanitari non vaccinati?
E’ difficile prevederlo perché nel nostro ordinamento non c’è il principio del precedente giuridico vincolante come potrebbe essere nel sistema giuridico inglese. Da noi ogni giudice ha un pensiero proprio. Quello che si può analizzare, anche in relazione al super greenpass va valutato volta per volta.
Ritiene che questo super certificato verde possa essere tacciato d’incostituzionalità?
Lo stiamo analizzando con il mio studio.
Ricorsi di gruppo o individuali: cosa consiglia ai discriminati del vaccino?
Il ricorso è sempre individuale. Ho centinaia di richieste, ma penso che ogni esposto, come un abito sartoriale, vada cucito addosso a ogni singolo caso. Ovviamente mi riservo di decidere se accettare un incarico o meno. Preferisco fare un ricorso per ciascuno senza generalizzare.
Anche la medicina andrebbe cucita su ogni paziente?
Assolutamente. Così dovrebbe essere. Adattata ad ogni paziente. Anche il medico di base cura in maniera singola e anche il diritto alla personalizzazione della terapia è un valore.
Una notizia in esclusiva?
Una debolezza che è stata riscontrata nella Asl. Il Provvedimento che ha sospeso la signora Adele Passerini, ormai il nome è pubblico, è un provvedimento generale e generalizzato, mentre il nostro è un ricorso individuale.
Perché alcuni medici vaccinatori, benché ci siano i certificati del medico di base o dei pediatri, non concedono le esenzioni ?
Le posso dire solo che nessuno andrebbe criminalizzato e bisognerebbe rispettare l’invito fatto dalla politica. Se gli operatori sanitari, cosi come i giudici e noi stessi, avessimo la possibilità di decidere in tranquillità, ricuciremmo quella parte del paese che per ora risulta divisa.
Il super green pass è un atto legittimo?
IL Dl presenta dei punti che sono critici però per dire se sia legittimo o meno ci vuole un intervento della Corte Costituzionale. La normativa è fresca, è recente, anch’ io la sto studiando.
Il Ministro Speranza ha vietato gli ingressi dal Sudafrica e da altri 6 Paesi per le nuove varianti che bucano i vaccini. Come la mettiamo con i divieti ai non vaccinati che si ritrovano senza motivo sul banco degli imputati?
Tutti possono essere risarciti: i danneggiati da vaccino che hanno firmato un consenso informato, anche in assenza di un obbligo formale, e i non vaccinati per eventuali danni morali. E’ tutto da valutare singolarmente.
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