Era l’anno 1989 quando sbarcai a Londra per la seconda volta. In Inghilterra avevo avuto qualche anno prima, durante i miei studi linguistici, i primi rudimenti dello studio della lingua inglese e avevo ammirato, da adolescente che ero, i fasti di quella bella nazione.
Quando arrivai il mio primo pensiero andò subito al taxi (Black Cab), che mi trasportava lungo il tragitto della mia destinazione e che decisi di acquistare appena le finanze me lo avrebbero permesso.
Feci un lungo viaggio a bordo del taxi, al ritorno, nel 1994, da Londra a Valmontone, passando per tutta la Francia, insieme al mio amico Ardengo.
Dagli inglesi ho imparato, soprattutto, il senso civico. Mi ricordo che all’inizio ho avuto la disavventura di imbattermi nel primo gesto incivile, cioè quello di gettare in terra un pezzetto di carta e fui prontamente redarguito da dei passanti che videro l’accaduto. Non battei ciglio e da lì meditavo.
Dopo l’acquisto del taxi, avvenuto qualche mese dopo, mi diressi sulle strade e ammirai da subito il “comfort” dei cittadini inglesi: di quelle strade ben asfaltate, dove l’asfalto è simile a quello delle nostre autostrade; dei “roundabout” (sensi rotatori); degli autobus a due piani (double decker) con telecamere annesse per dissuadere e identificare i malfattori e che arrivavano alla fermata ogni 5 minuti. C’era anche un display che annunciava l’arrivo, così per i treni e la metropolitana, la prima al mondo a essere costruita, dove il ritardo è raro e nel caso rimborsabile.
Quello che mi colpì molto furono i “semafori intelligenti”.
Il semaforo intelligente è un particolare tipo di semaforo il cui scopo è di ripartire la precedenza tra i flussi incrociati della viabilità in modo più rapido e redditizio. Attraverso uno o più sensori posti sulla via di transito, il semaforo riesce a percepire la presenza di veicoli e a quantificarli in modo approssimativo. Questo permette di avere degli scambi più oculati e dosati, infatti quando non si hanno più veicoli che transitano su una corsia, il semaforo può dare direttamente il verde alla corsia successiva, senza attendere che esaurisca il tempo massimo previsto.
Inoltre, avverte i pedoni quando scatta il verde con un suono, lampeggiando sul passaggio delle strisce pedonali. Sono ben visibili anche da lontano.
Nella città di Valmontone sono presenti molti incroci e svincoli pericolosi e ad alto rischio di incidenti (alcuni li abbiamo fotografati e li potete vedere nella galleria foto). Il “semaforo intelligente” è una valida alternativa al senso rotatorio, nei casi specifici, quando non è possibile realizzare una rotonda per il poco spazio. Inoltre, hanno minor costo. Un esempio di “semaforo intelligente” nelle vicinanze è quello posizionato in località IV Km, strada di collegamento Artena-Colleferro.
Un esperimento che invito a fare anche nel nostro Comune, sapendo che molto spesso la differenza che passa tra il bene e il male può essere piccola, magari solo un “semaforo intelligente”.
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