Marcello Ciccaglioni, patron delle Librerie Arion e presidente dei librai romani sta promuovendo da qualche settimana l'iniziativa Senza che vita è?: "Roma – afferma Ciccaglioni – rappresenta un polo culturale di primissimo livello, e se le librerie soffrono, non sono certo in condizioni migliori i teatri, i cinema e i musei. Stiamo avviando una sinergia con Anec e Agis Lazio. Insieme al direttore generale, Massimo Arcangeli, abbiamo studiato una campagna di sensibilizzazione sul valore del teatro, del cinema e della lettura, in assenza dei quali la vita di tutti noi diviene inevitabilmente più misera e omologata. Vogliamo porre questa domanda a cittadini e istituzioni: senza un libro, un film sullo schermo, uno spettacolo teatrale o una mostra, cosa siamo destinati a diventare?".
Aggiungiamo che la Francia anche durante un periodo di ristrettezze economiche come questo riconosce il primato del valore culturale e non solo il governo. Quest'anno durante le feste natalizie i negozi del centro a Parigi sono spesso desolatamente vuoti, fanno eccezione librerie, cinema, teatri, musei, musica; sono gli stessi francesi di fronte ad una scelta economica a preferire una spesa culturale. A Parigi chiudono le grandi profumerie e aprono nuove librerie. La strada del nostro Paese ci porterà presto alla chiusura di qualunque attività culturale, perché non solo i governi ma pure gli italiani stanno imparando a farne a meno.
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