Cisterna di Latina, sequestrata dal padre e dal promesso sposo perché lesbica
In corso il processo per un fatto accaduto a Cisterna 8 anni fa, con la donna segregata in casa per un mese
I fatti risalgono a otto anni fa, quando una ragazza di origine rom fu sequestrata a Cisterna di Latina dal padre e dall’uomo che il genitore aveva designato come suo futuro marito. Ma la giovane – ricorda il sito h24notizie – era omosessuale e aveva una relazione con un’altra donna. Come spesso accade in questi casi, la libertà della ragazza è stata letteralmente calpestata e, quando il padre e il “fidanzato” sono venuti a conoscenza della sua intenzione di voler proseguire la sua storia e di contravvenire quindi alla loro volontà, l’hanno segregata in casa per un mese.
Successivamente pare che la donna fosse riuscita a trasferirsi a Roma ma neanche nella Capitale poteva dirsi al sicuro, dal momento che il fidanzato sarebbe andato a trovarla, non certo per una visita di cortesia ma, al contrario, per sequestrarla nuovamente. Il secondo tentativo di segregazione, però, è costato caro al 33enne Daniel Dumitru – questo è il nome del “promesso sposo” – che è finito a processo.
Sarà lui a doversi difendersi dall’accusa di aver sequestrato la donna, visto che il padre è nel frattempo deceduto. Ma la vicenda è ancor più complicata di quanto si possa pensare: la vittima delle angherie dei due uomini non si è presentata in aula a deporre e quindi l’udienza è stata rinviata. Nel frattempo, sono trascorsi “solamente” otto anni…