Serena Mollicone, rivelazione shock: sparite le parti intime e un sopracciglio
La storia della giovane Serena porta ancora con sé dettagli macabri anche dopo 20 anni dall’atroce delitto
La storia della giovane Serena Mollicone uccisa nel 2001 ad Arce (Frosinone) porta ancora con sé dettagli macabri anche dopo 20 anni dall’atroce delitto.
L’ultima rivelazione riguarda i resti della povera ragazza uccisa a 18 anni arrivata nel corso dell’udienza davanti alla corte d’Assise del tribunale di Cassino. Il colonnello dei carabinieri Fabio Imbratta ha riaperto le indagini puntando l’attenzione sulla caserma dei carabinieri e su tre componenti della famiglia Mottola: l’ex maresciallo Franco, la moglie Anna e il figlio Marco Mottola.
Serena Mollicone: sparite parti anatomiche importanti per il processo
“Una volta riesumata la salma della povera Serena avevamo necessità di analizzare anche gli organi che erano stati prelevati nel corso dell’autopsia effettuata qualche giorno dopo il ritrovamento del corpo.
Le parti custodite dal medico legale sono misteriosamente sparite. Mancano all’appello la parte inguinale della giovane e il sopracciglio che secondo la ricostruzione avrebbe sbattuto con violenza contro la porta della caserma” ha affermato Imbratta.
Sarebbero dunque sparite nel nulla parti anatomiche di Serena che avrebbero costituito delle prove a carico degli imputati? O di altri coinvolti?
Il colonnello ha anche affermato davanti ai giudici che i suoi assassini uccisero Serena nella caserma dei carabinieri di Arce e “non lo dico io, ma tanti accertamenti scientifici e lesioni sulla porta compatibili per altezza e spessore.
Le dichiarazioni fornite da Santino Tuzi sono state fondamentali, così come quelle rilasciate da Carmine Belli, artatamente modificate per farlo divenire un capro espiatorio”.