Serie A: la ripartenza agrodolce di Lazio e Roma. Rimonte dal sapore opposto
Biancocelesti che escono da Bergamo con il rammarico di aver dilapidato due gol di vantaggio ed ora a -4 dalla Juventus. Giallorossi che si aggrappano ad un sontuoso Dzeko per coltivare speranze Champions
Lazio e Roma erano le ultime due squadre del campionato a ripartire e destavano particolare interesse. I biancocelesti erano impegnati in una delle trasferte più difficili del campionato per ricominciare l’inseguimento alla Juve, la Roma per avvicinare proprio l’Atalanta impegnata con i cugini. Risultati opposti, con rimonte fatte e subite, che pesano in classifica.
Il rammarico della Lazio a Bergamo: vetta della Serie A a -4
Era il primo big match di Serie A post-Covid, dal peso specifico enorme: la finale della Coppa Italia dello scorso anno con due tra le squadre più belle in campo. In effetti, lo spettacolo non è mancato, ed in queste prime partite l’andamento “otto volante” ha insegnato che i risultati possono essere facilmente ribaltabili, vedasi il 3-3 dell’Inter nel pomeriggio.
La Lazio, dopo 116 giorni dinattività, è partita come meglio non poteva: autogol di De Roon su cross basso di Lazzari dopo una rapida ripartenza e destro preciso da fuori di Milinkovic-Savic. Dopo 11 minuti è 0-2, con la Dea che non prendeva due gol nel primo quarto d’ora addirittura dal 2012. La pecca della banda Inzaghi è stata quella di aver permesso ai bergamaschi di accorciare le distanze prima dell’intervallo (ottavo gol quest’anno di Gosens).
I biancocelesti hanno avuto altre occasioni per fare il tris, ma poi è (comprensibilmente) calata alla distanza. Anche il pareggio è avvenuto con un grande colpo di un singolo, il missile terra-aria di Malinovskyi. Il ribaltone firmato Palomino invece grida ancora vendetta, visto il cross da corner sul secondo palo con Strakosha che rimane a mezza via. La prima partita da affrontare dopo quasi 4 mesi è sempre complicata, specialmente contro una squadra che s’intende a meraviglia e che aveva già 90 minuti nelle gambe, ma il vantaggio di due gol dilapidato in questo modo fa male. Nulla è precluso, ma la Juventus adesso ha un “break” di vantaggio.
La Roma crea, soffre, sbanda e alla fine rimonta con un super Dzeko
Contemporaneamente all’Olimpico la Roma rimane ancorata alla speranza di un posto Champions, nonostante l’Atalanta abbia superato indenne uno scoglio notevole. Tuttavia la ripresa dei giallorossi è stata molto altalenante. Fonseca ha schierato una formazione con diverse sorprese (Ibanez al centro e Carles Perez-Pastore-Mkhitaryan sulla trequarti) ed ha iniziato col piglio giusto, grazie ad un Dzeko da subito pericoloso. Nel primo quarto d’ora uno strepitoso Audero ha impedito alla Roma di passare in vantaggio prima di andare sotto, con un errore da matita blu di Ibanez trasformato in oro da Gabbiadini.
Una Roma propositiva ma con evidenti svarioni difensivi ha rischiato di subire il raddoppio, ma con il passare del tempo è cresciuta. Ha cercato e trovato il pari con uno splendido sinistro al volo di Dzeko (imbeccato dal neo entrato Pellegrini) e al minuto 85 ha ribaltato la contesa sempre col bosniaco, sempre al volo ma col destro (su lancio lungo di un altro subentrato, Cristante). Per Edin una doppietta speciale: il numero 104 in giallorosso vale il quinto posto all time nella storia della società capitolina, superando Manfredini.
Per la Roma è un sospiro di sollievo, che non avvicina l’Atalanta ma tiene a distanza il Napoli. La Sampdoria dell’ex Ranieri, invece, ha subito la seconda sconfitta in quattro giorni: preoccupante ma indolore in ottica salvezza, viste le sconfitte delle inseguitrici.