Serie A, Omicron invade il calcio italiano: è scontro tra la Lega e le Asl
Uno scontro, quello tra la Lega calcio e le Asl, le cui conseguenze vengono pagate solo dalla Serie A, dai calciatori e dai tifosi
Oggi è andata in scena la ventesima giornata del campionato di Serie A. La prima nel girone di ritorno di uno storico campionato non più a specchio. Le partite di questa prima giornata non corrispondono, dunque, alle partite della prima giornata di andata. Eppure non tutte le squadre sono scese in campo. Il motivo? Il blocco da parte delle Asl. Dato il numero di positivi in diverse squadre le Asl locali hanno infatti optato per il blocco della squadra e una conseguente quarantena imposta.
Mezza Serie A
E’ così che si sono giocate solo 6 partite su 10. Non si sono giocate Salernitana-Venezia, Atalanta-Torino, Bologna-Inter e Fiorentina-Udinese. Le altre si, seppur in un clima non proprio splendido. Soprattutto nel caso di Juventus-Napoli, dove le due compagini sono scese regolarmente in campo dopo due giorni di ipotesi, comunicati, possibili positivi e voci di quarantene imposte anche dopo la partenza.
Dannoso precedente
L’unica cosa che è però saltata all’occhio a tutti è la clamorosa disorganizzazione che ha portato ancora una volta la Lega a una riunione straordinaria per discutere un nuovo protocollo che abbia un solo obiettivo: azzerare l’importanza delle Asl. D’altro canto gli ultimi protocolli della Lega calcio sono stati azzerati dalle decisioni delle Asl. Non ha mai assunto l’importanza che avrebbe voluto. Un modello che sembrava potesse reggere fino a Juventus-Napoli della scorsa stagione, dove in terzo grado si decise per l’annullamento del 3-0 a tavolino a favore dei torinesi che si erano presentati in campo senza i partenopei, bloccati dalle Asl. Questa decisione ha di fatto creato un precedente che dispone il rinvio in automatico delle squadre che vengono bloccate dalle Asl.
Scontro protocollato
Ma la Lega Serie A è convinta che questa storia debba finire e che bisogna puntare su un modello europeo. E’ su questo che si è puntato nel protocollo discusso in conference call la scorsa notte. Con 13 giocatori, anche provenienti dalla primavera, di cui un portiere si va in campo. Pena lo 0-3 a tavolino per gli avversari. Un nuovo regolamento con un chiaro messaggio di accompagnamento: “Ora le Asl non intervengano più“. Si tratta di un protocollo che potrà essere smontato già il 9 gennaio, quando si giocherà la 21esima giornata? Quello che è sicuro è che intanto la giornata di oggi è stata ancora una volta martoriata da questo scontro. Un duello dove ad averne la peggio sono stati il campionato e le società coinvolte. Oltre che i tifosi, spettatori ancora una volta di uno scempio.
Il calcio giocato
Parlando di calcio giocato, perdono ancora punti le romane: la Lazio rimonta uno 0-2 iniziale ma non va oltre il 3-3 con l’Empoli. La Roma cade a San Siro in una gara, così come quella dell’Olimpico, in cui delle sviste arbitrali non sono mancate. Il Napoli riesce nell’impresa di pareggiare 1-1 con la Juventus all’Allianz Stadium, così come riesce quella del Caglari di trovare i secondi 3 punti del campionato in casa della Sampdoria. Il Verona si impone in casa dello Spezia e al Mapei Stadium Sassuolo e Genoa non vanno oltre l’1-1.