Serve un passaggio? Arriva Fausto, il taxi a due ruote
Fausto permette, attraverso un’app dedicata, richiedere una sorta di servizio taxi a bordo di scooter o moto
Si chiama Fasto il nuovo servizio di trasporto che sta già facendo molto discutere. Fausto permette, attraverso un’app dedicata, richiedere una sorta di servizio taxi a bordo di scooter o moto guidati da driver registrati.
Fausto esiste già in grandi città come Napoli e Milano e presto dovrebbe sbarcare a Firenze dove l’azienda per ora ha aperto il reclutamento dei conducenti.
Le due app di Fausto
Il servizio è diviso in due app, la prima riservata ai clienti e serve a richiedere il servizio di trasporto, ne esiste poi una seconda dedicata ai driver. Scaricando l’applicazione per i clienti, accediamo alla sezione di richiesta del servizio su moto o scooter. Sarà possibile visualizzare il percorso, prenotare un viaggio in tempo reale, o per un’ora specifica, scoprire i prezzi in anticipo proposti dai diversi driver e pagare direttamente dalla piattaforma. Tutte le corse sono monitorate via GPS. Non c’è bisogno di avere un casco che sarà fornito direttamente da chi offre il servizio di trasporto.
L’applicazione per i driver, invece, serve innanzitutto per iscriversi e iniziare a offrire il proprio servizio negli orari desiderati e nel raggio di azione stabilito. Ogni volta che riceveranno una richiesta da un cliente potranno scegliere se accoglierla o meno.
Come diventare Driver di Fausto
Per diventare driver registrati di Fausto bisogna rispondere ad alcuni requisiti fondamentali. Ovviamente serve uno scooter o una moto. Tuttavia, non basta essere in possesso della patente A per poter lavorare con Fasto. Infatti, uno dei requisiti è il possesso dei certificati di abilitazione professionale KA e KB che sono obbligatori per la guida professionale di motoveicoli e autovetture.
Come reagiranno i tassisti?
Per ora i tassisti guardano con diffidenza il nuovo servizio che si aggiunge al già contestatissimo Uber e alle richieste pressanti di nuove licenze. Nella giornata di lunedì, infatti, i tassisti hanno scioperato in Piazza San Silvestro a Roma con la richiesta di nuove regole e tutele da parte del Governo.
«La nostra non è e non deve sembrare una difesa corporativa, scenderemo in piazza anche a tutela dell’utenza – sottolinea ad Ansa il responsabile nazionale di Ugl taxi, Alessandro Genovese – Oggi gli utenti possono contare infatti su tariffe certificate, domani, senza decreti attuativi adeguati e quindi senza regole non è detto: se cresce la domanda di servizi taxi e ncc gli algoritmi delle multinazionali vanno alle stelle; in situazioni di emergenza o per calamità naturali i prezzi, come abbiamo visto, sono lievitati anche del 400%».
Se Fausto prenderà effettivamente piede non resterà che capire come si porranno in quel caso i tassisti.