Oggi, venerdì 15 novembre, in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime della Strada, la Giovane Italia di Campagnano di Roma, in collaborazione con il Comitato Strade Romanord e il Movimento RinnovAzione Campagnano, presenteranno un dossier sullo stato delle principali strade che attraversano il territorio della provincia nord di Roma.
Dopo aver raccolto consistente materiale fotografico, a testimonianza delle gravità e delle cattive condizioni di viabilità, il dossier darà luogo ad un’interrogazione regionale da parte del consigliere Pietro Di Paolo, per favorire un’assunzione di responsabilità da parte degli organi competenti.
"Chiederemo ai sindaci dei comuni di Campagnano, Formello, Sacrofano, Morlupo, Magliano Romano, Trevignano, Monterosi, Nepi, e al presidente del XV Municipio di Roma Capitale, di sottoscrivere il nostro dossier – spiega Tullio Carbonetti per la Giovane Italia di Campagnano – Da quanto risulta, le opere previste per le grandi infrastrutture viarie regionali non interessano le strade della nostra area geografica; invece, abbiamo bisogno di ingenti risorse per garantire i cittadini che ogni giorno le percorrono, aumentati in gran numero da quando la provincia si è via via trasformata in un dormitorio della Capitale".
"Non ci sono solo problemi di manto stradale deteriorato – dichiara Alessio Nisi per RinnovAzione Campagnano – ma anche di deterioramento della segnaletica a terra, quando non completamente assente, di quella verticale, con segnali nascosti dalla vegetazione che cresce rigogliosa fino ad invadere parte delle corsie, problemi di competenze tra diversi organi, che nel caso della Cassia Bis fanno sì che i rifiuti restino per mesi abbondonati nelle aree di sosta".
"Anche le strade più manutenute – aggiunge Alessandro Cremaschini per il Comitato Strade Romanord – hanno deficit molto gravi: i guardrail non hanno le protezioni salvamotociclisti, gli alberi lungo la Settevene Palo I non sono adeguatamente segnalati nonostante incidenti mortali, l’illuminazione è un sogno, i rifiuti abbondonati non riguardano solo la Cassia Bis ma anche strade provinciali come la Campagnanese, il raccordo tra Cassia e Baccano Campagnano ha strisce gialle da anni, per fare qualche esempio tra i più eclatanti".
"Come confermano le analisi e gli studi delle Commissioni Mobilità e Trasporti dell’Unione Europea – chiude Tullio Carbonetti – l’incidenza di mortalità è più alta sulle strade rurali che altrove, e la categoria più a rischio è quella dei motociclisti. Ulteriori problemi riguardano i costi delle assicurazioni, i cui premi continuano ad aumentare sia quando avvengono incidenti, sia quando tali imprese assicurative studiano il territorio. Diverse agenzie assicurative locali, ci hanno segnalato come alcune compagnie straniere abbiano iniziato a sospendere le assicurazioni ai propri clienti per evitare rischi, eventualemente giudicati troppo alti".
Ulteriori criticità riguardano la fauna selvatica, che nel caso del Parco di Veio ha visto crescere esponenzialmente il numero dei cinghiali, tanto da dover istituire un fondo, forse ancora non operativo, per il rimborso dei danni alle automobili.
"Non è più possibile indugiare oltre – ribadiscono i responsabili delle tre associazioni – perché quello della sicurezza è un tema universale, e sulla pelle dei cittadini non è permesso andare fuori strada".
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