Sezze, azzannato dal suo rottweiler: 30 enne ricoverato al Gemelli
Generalmente, un cane può diventare aggressivo per motivi come la difesa del territorio, la protezione di se stesso o del proprietario
Un giovane 30 enne di Sezze è stato gravemente ferito dal suo cane, un rottweiler, noto per la sua natura protettiva. L’uomo è stato inizialmente soccorso all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina e successivamente trasferito d’urgenza al Policlinico Gemelli di Roma, dove si trova attualmente ricoverato nel reparto di Chirurgia della mano.
La ricostruzione
L’attacco, avvenuto lo scorso lunedì 19 agosto, ha provocato ferite gravi agli arti superiori e inferiori, con particolare preoccupazione per il polso destro e la mano, dove si sospetta una lesione del nervo ulnare. Al suo arrivo in ospedale, l’uomo non riusciva a estendere le ultime due dita della mano, un segnale che ha immediatamente fatto temere una lesione nervosa, spingendo i medici a ordinare il trasferimento in una struttura specializzata.
Tanta paura e il dubbio su cosa sia accaduto
Fortunatamente, il rottweiler non ha colpito organi vitali, e le condizioni dell’uomo sono stabili. Resta però il mistero su cosa possa aver scatenato un’aggressione così violenta da parte del cane, che fino a quel momento non aveva mai manifestato segni di aggressività nei confronti del suo padrone.
L’accaduto ha sollevato interrogativi sulle cause che possono portare un cane a comportamenti aggressivi. Generalmente, un cane può diventare aggressivo per motivi come la difesa del territorio, la protezione di se stesso o del proprietario, o la salvaguardia di un oggetto considerato importante. I rottweiler, in particolare, sono una razza con una spiccata attitudine alla difesa, storicamente allevati per proteggere persone e proprietà. Tuttavia, un’aggressione verso il proprio padrone è un evento raro e per certi versi allarmante.
Cosa dicono gli esperti
Secondo esperti comportamentali, i rottweiler possono essere cani di famiglia eccezionali, equilibrati e affidabili se adeguatamente addestrati e socializzati sin da cuccioli. Sottolineando l’importanza di comprendere e rispettare le esigenze psicologiche e fisiche di questi animali per prevenire situazioni pericolose.